“Perché devono riaprire le scuole? Perché abbiamo riaperto le discoteche, i baretti, i fast food, i sushi bar, le piscine, le palestre. Abbiamo mandato i nostri giovani in Sardegna, in Croazia, a Mykonos e a Ibiza grazie anche al bonus vacanze. Ai bambini abbiamo fatto fare i campi scuola estivi, li abbiamo portati alle giostrine e nelle villette coi giochini, alle feste di compleanno dei cuginetti e amichetti. I prof. dopo un anno estenuante ad agosto sono andati in ferie. Hanno scelto le spiagge salentine per ballare il reggae, quelle domitiane e accontentarsi di tramonti e aperitivial calar del sole. A Gaeta la movida dei prof over 40 ha preferito le feste in terrazza tutti insieme, vicini vicini, per godere del panorama sulla perla del Tirreno. Non sono mancate capatine all’estero, crociere nell’ Egeo alla scoperta delle isole greche o turche, voli aerei, puntate in aliscafo nella esclusiva Capri o nella più pop Ischia. Chi ha preferito la tranquillità per riflettere sul futuro dell’umanità e del pianeta ha scelto probabilmente la wild Procida. Dopo questa estate vissuta come se fosse l’ultima, dunque perché negare alla scuola di ripartire aprendo le sue porte agli alunni il 14 settembre come da calendario? Preoccupa l’aumento dei positivi? Positivi a cosa, al tampone o al sierologico, quello serio con la ricerca degli anticorpi? Per i tamponi positivi si teme solo ora il contagio, la diffusione del virus a soggetti fragili? Quando sono stati lasciati liberi di divertirsi non destavano preoccupazione, sono stati monitorati al rientro dalle vacanze. Mi scappa da ridere. Il sierologico, quello che dosa le immunoglobuline (gli anticorpi per capirci) positivo indica un aumento del numero di soggetti immuni al virus, che aumentino sempre di più, viva Dio. Quello che sarà poi, reinfezione si, reinfezione no, chi vivrà vedrà. È arrivato il momento di ripartire, di rimboccarci le maniche e metterci a lavorare, tutto il mondo della scuola. In primis i docenti, pensando che il personale ATA e i dirigenti scolastici un po’ di preoccupazioni per la testa, mentre i docenti erano in ferie, le hanno avute. Perché ripartire? Perché scuola e covid non devono diventare temi politici da sfruttare per la campagna elettorale. Il governatore De Luca non può inventarsi di poter rimandare l’apertura delle scuole a dopo le elezioni regionali. Proprio no! Come ripartire? Se non ci sono le condizioni di sicurezza sanitaria e se le scuole sono seggi elettorali si riparte con la didattica a distanza, fin quando non vengono assicurate ai fruitori della scuola la garanzia di un ritorno in aula in totale sicurezza. Riprendiamo da dove abbiamo lasciato a luglio. Ci siamo scoperti eroi grazie alla didattica a distanza e ora vogliamo restituire il titolo conquistato? Non parliamo dei disagi dei diversamente abili, DSA, non è la chiusura della scuola e la DAD il motivo del loro disagio. Per loro va ridisegnato un welfare sociale che si assottigli ogni anno di risorse. Giù le mani dalla scuola. Non è un dominio dei politici, almeno non così spudoratamente come si sta tentando di fare in questo momento.”
Enza Sesio: Giù le mani dalla scuola!
Redazione
Lascia un commento