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Emergenza rifiuti: sacchetti scagliati contro De Luca

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L’emergenza rifiuti in Campania ha scatenato le ire degli attivisti del comitato Stop Biocidio. “Vittima” della situazione è stato il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, il quale, nel corso di una visita ad Aversa ha dovuto “schivare” alcuni sacchetti di immondizia scagliati contro di lui, senza essere tuttavia colpito. De Luca si è recato in città per la firma del Pics (Programmi Integrati Città Sostenibili). Sulla pagina ufficiale facebook del comitato, si legge: “De Luca duramente contestato ad Aversa. Sono piovute diverse sacchette sul governatore. Un personaggio che dopo un estate che ha visto decine e decine di roghi tossici ogni giorno, si permette ancora di dire che terra dei fuochi non esiste e non è un problema. Non esiste altra strada: o lui o la nostra terra”. Anche Valeria Ciarambino, capogruppo regionale del Movimento  5 stelle, ha commentato quanto accaduto a Vincenzo De Luca: “Ogni forma di protesta che sfocia in gesti violenti va sempre condannata. Il lancio di sacchetti della spazzatura oggi contro il governatore De Luca è certamente sintomo dell’esasperazione di un’intera comunità, alla quale chiediamo piuttosto di censurare e arginare gesti come questi e incanalare la rabbia verso la più utile forma di protesta che la nostra democrazia offre, rappresentata dal diritto di voto”.

Ciarambino ha continuato: “È chiaro che quanto sta accadendo in molte zone della Campania, con rifiuti che tornano ad accumularsi a ridosso di luoghi abitati, a Napoli come ad Aversa e in tante altre aree della nostra regione, soprattutto quelle più periferiche, è frutto di un fallimento delle politiche regionali. Politiche che hanno concentrato e dirottato ogni risorsa utile nell’operazione ecoballe, che per De Luca sarebbe stata sicuramente più scenografica, a discapito di un ciclo ottimale dei rifiuti rimasto fermo all’anno zero”.

L’esponente pentastellata, parlando dell’emergenza rifiuti in Campania, ha precisato: “Bisognava investire nella riduzione a monte del rifiuto, negli impianti compost, nella differenziata spinta, nelle politiche di riuso, riciclo e recupero. Bisognava puntare a una vera economia circolare. Misure previste in una legge e in un piano rifiuti licenziati tre anni fa e a cui non è mai stata data applicazione. Mentre il monte ecoballe è stato ridotto di appena il 5%. Al cospetto di una gestione a tal punto scellerata, non serve gettare sacchetti contro nessuno. Basta impugnare una matita ed esercitare al meglio, al momento opportuno, il proprio diritto di voto. Mandiamo a casa i protagonisti di questi ultimi dieci anni di cattiva politica e sostituiamoli con le persone migliori della nostra terra”.

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