CASERTA – Eduardo Chirico 25 anni, il matricida difeso dall’avvocato Vittorio Giaquinto, ha ottenuto oggi la scarcerazione dal gip e il trasferimento presso la struttura di Rems di Calvi Risorta.
Il giovane si era trasferito in Umbria proprio per il difficile rapporto con la madre che soffriva di gravi disturbi psichici. Poi il ritorno in Campania, dopo la richiesta di aiuto per via del blocco per la pandemia, per cercare di aiutare quel genitore con tanti problemi.
Ma alla fine la convivenza, come ha confermato agli inquirenti, è diventata ancora una volta un inferno e lo ha portato ad uccidere la donna. Una scelta meditata già da qualche giorno. Infatti Eduardo aveva acquistato alcuni giorni prima un coltello. Poi, nel cuore della notte, mentre Rubina stava dormendo, è entrato in camera da letto ed ha iniziato a colpirla con una furia lucida. Una, due, tre coltellate e poi altre ancora, al corpo ed al volto.
Il giovane dopo l’efferato delitto, avvenuto al civico 42 di corso Trieste, in pieno centro di Caserta, si presentò in Questura dove agli agenti confessò subito il grave fatto di sangue.
Raccontò di aver acquistato il coltello qualche giorno prima con l’intenzione di utilizzarlo. Poi, nel cuore della notte, mentre la madre dormiva, l’avrebbe colpita ripetutamente. Tra i due, vittima e carnefice, dei vecchi rancori e strane morbosità che fecero subito inquadrare tra gli investigatori il movente del matricidio.
Il perito del tribunale ha confermato l’incapacità di intendere e di volere del ragazzo. Il gip lo ha scarcerato proprio per queste problematiche in attesa che si trovasse una struttura per il recupero. Nella Rems di Calvi Risorta proprio questa mattina è stata garantita la disponibilità al recupero del 25enne.
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