Capua / Santa Maria C.V. – A S. Maria Capua Vetere a qualche centinaio di metri dal confine con la città limitrofa di Capua, a pochi metri dal Bar Capriccio e proprio dinanzi alla Caserma Militare Andolfato, vi è un edificio dato completamente alle fiamme in uno scenario a dir poco spettrale e da film Horror.
L’edificio risulta bruciato nella sua interezza e si trova a fianco un ristorante Giapponese, risulta completamente carbonizzato e tutto di colore nero con residui vari anch’essi dati alle fiamme.
L’incendio è scoppiato, per motivi ancora da chiarire, attorno alle ore 21,45 nella serata di sabato 16 marzo 2024. Sul posto sono intervenute due squadre del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Caserta. Le squadre, una proveniente dalla sede centrale del Comando e una dal distaccamento di Teano, sono immediatamente intervenute ed al loro arrivo sul posto il capannone era totalmente invaso dalle fiamme. In supporto alle squadre, per domare l’incendio è intervenuta anche un’autobotte dalla sede centrale del Comando
E’ ovviamente intervenuta la Magistratura del Tribunale Sammaritano a porre sotto sequestro immediatamente l’intera area che risulta pertanto delimitata.
Si segue anche e soprattutto la pista dolosa (forse un regolamento di conti), per questo incendio che ha distrutto di fatto un’intero edificio rendendolo inutilizzabile e che rimarrà sicuramente abbandonato aggiungendo un altro ecomostro nella già martoriata Terra di Lavoro almeno sino alla sua eventuale demolizione.
Si precisa infine, che l’edificio oramai inutilizzabile e completamente distrutto era nient’altro che un deposito di mobili che faceva riferimento alla famiglia Bracciale operante appunto nel settore immobiliare.
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