La notizia circolava da ieri sera su internet, dopo ore di perplessità, la conferma è arrivata .
Erano rimasti in silenzio i grandi media francesi e altre fonti ufficiali, un clima di incertezza aveva acceso il fuoco dei complottismi online.
A Neuilly-sur-Seine, alle porte di Parigi, è morto il professor Luc Montagnier, premio Nobel per i suoi studi sull’Aids, diventato negli ultimi anni un riferimento dei No Vax. Aveva 89 anni. Erano rimasti in silenzio i grandi media francesi e altre fonti ufficiali, un clima di incertezza aveva acceso il fuoco dei complottismi online.
Sui social, infatti, nella notte si sono moltiplicati messaggi di cordoglio per la morte del virologo e, proprio negli ambienti No Vax, sono iniziate a circolare le più fervide teorie del complotto. “Certo Montagner aveva quasi novant’anni, ma godeva di ottima salute, e se la notizia della morte sarà confermata sarà l’ennesimo, seppur il più anziano, dissidente di spicco della narrazione vaccinale a morire improvvisamente. Non bastano più le dita delle mani per contarli, ormai da tempo”, si legge su un sito.
Su Twitter è florilegio di ipotesi e congetture. “A parte l’età – scrive un utente – non vi pare che negli ultimi tempi alcuni personaggi, diciamo fastidiosi, muoiano sempre al momento giusto? Così tanto per dire”. Altri arrivano a dire: “Un’altra morte molto opportuna di questi tempi per il blocco dominante di una figura molto scomoda per il potere in Europa”, “ma tanto è inutile pensarci. Non sarebbe né il primo né l’ultimo che muore di morte naturale ma segretamente indotta, è impossibile da dimostrare. È il crimine perfetto”. “O sei con loro o contro di loro. E sono 4…”, si legge in un tweet sibillino.
A decesso non ancora confermato, qualcun ha cominciato a sostenere la fumosità della notizia potesse nascondere la volontà di ignorare o oscurare l’evento a causa delle posizioni critiche che lo scienziato aveva assunto sui vaccini anti-Covid. “Ci ha lasciato il grande professore ma sulla stampa di regime non c’è neanche un misero trafiletto”, “avete sentito un telegiornale dare la notizia della morte di Montagnier?”, si legge.
Dopo il sito francese France Soir anche il professore francese Didier Raoult ha annunciato la morte del virologo. “Luc Montagnier è morto. Perdiamo un uomo la cui originalità, l’indipendenza e le scoperte sull’Rna hanno permesso la creazione del laboratorio che ha isolato e identificato il virus dell’Aids”: scrive sul suo profilo Twitter il controverso professore dell’ospedale di Marsiglia, che nei primi tempi della pandemia divenne popolarissimo per le sue ricette alternative nella cura del coronavirus a base di idrossiclorochina. Queste scoperte, prosegue Raoult, sono valse a Montagnier “la gloria, il Premio Nobel nonché l’inaudita ostilità dei suoi colleghi. L’attenzione portata alle sue ultime ipotesi fu sproporzionata”.
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