Nella cornice dello spazio milanese FeelingFood, durante la tappa finale di “Elementi, i volti dell’impasto”, i nove finalisti della competizione, si sono cimentati con l’ultima fatica: creare la perfetta pizza gourmet, bilanciando i sapori degli ingredienti da loro scelti con quelli selezionati dalla giuria.
Il pizzaiolo, Mario Verdicchio, 24 anni, originario di San Felice a Cancello nel casertano, è stato eletto il miglior pizzaiolo professionista d’Italia 2018
Tecnica, uso sapiente delle materie prime e creatività: sono questi gli “ingredienti” che hanno decretato il successo di Mario Verdicchio, volto e mani della pizzeria Reginella di Caserta, ha conquistato con la sua pizza gourmet i cinque giudici: il pizzaiolo Matteo Aloe (Pizzeria Berberè), lo chef Matteo Monti (Ristorante Rebelot) e i giornalisti enogastronomici Enzo Vizzari, Roberta Abate e Niccolò Vecchia. Il vincitore è riuscito a coniugare tradizione e creatività, armonizzando il sapore dolce dei pomodorini gialli con il gusto deciso della pancetta Giovanna e del formaggio Montasio.
A convincere la giuria sono state anche la consistenza della pasta e la presentazione della pizza, sormontata da granella di mandorle tostate aggiunte fuori cottura.
Arrivata alla sua terza edizione, la manifestazione itinerante ideata da Molino Vigevano ha toccato tre città – Napoli, Roma e Milano – e ha messo alla prova competenze, professionalità ed esperienza dei giovani pizzaioli in gara con sfide come quelle dell’analisi dell’impasto crudo della pizza e del blind taste test di diversi tipi di pomodori e mozzarelle.
Quest’anno Elementi ha visto tra i contendenti al titolo anche una “pizzaiola”: la ventitreenne Federica Samarani che, cresciuta tra le farine e gli impasti del locale di famiglia in provincia di Cremona, ha deciso di seguire le orme del padre nell’arte bianca.
Il miglior pizzaiolo professionista d’Italia si è aggiudicato una fornitura di farine Molino Vigevano, di prodotti Finagricola e una consulenza gratuita per un valore complessivo di 1.250 euro. Alle sue spalle, sul podio sono saliti Angelo Tantucci della pizzeria Il Capriccio di Monsano (Ancona) e Simone Pizzo de Il Fante di Fiori di Verona, rispettivamente secondo e terzo.
Nel corso della serata è stato assegnato anche il premio “La cottura perfetta”, promosso da Moretti Forni e conferito al pizzaiolo la cui creazione si è distinta per cottura omogenea, doratura in superfice e assenza di bruciatura. A vincerlo è stato Antonio Caputo, della pizzeria Cocciuto, che parteciperà gratuitamente a uno dei workshop organizzati da Moretti Lab.
“L’obiettivo di Elementi è promuovere una cultura d’eccellenza della pizza”, commenta Fabrizio Lo Conte, amministratore delegato di Molino Vigevano, storico marchio italiano di farine parte del Gruppo Lo Conte. “Siamo entusiasti di vedere crescere questa iniziativa e, soprattutto, di essere testimoni di una sensibilità sempre maggiore verso qualità delle materie prime e tecnica sia da parte dei consumatori sia degli stessi pizzaioli”.
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