Il Sindaco Marino continua a parlare di «ingiustizia» e a prendersela con la giunta precedente, quella di Del Gaudio. Il sindaco ha sempre difeso la sua azione amministrativa, rivendicando la riduzione della massa debitoria da 24 milioni di euro, che era quella riscontrata nel 2016 quando Marino divenne sindaco, a poco più di 10 milioni di euro; un taglio realizzato soprattutto grazie ai quasi 100 pensionamenti di dipendenti comunali. «La giunta Marino – continua Francesco Apperti – ha enormi responsabilità per l’istruttoria portata avanti con la Corte dei Conti. È stato un errore parlare di sentenza preconcetta a proposito della decisione dei giudici campani che per primi avevano bocciato il piano di riequilibrio».
SCONTRO TRA MARINO E SPC
Il gruppo consiliare Speranza per Caserta, durante il Consiglio sono stati redarguiti da un’atteggiamento poco corretto dal Sindaco Marino, e dal consigliere Mario Alessandro RUSSO in quanto sembrebbe sia l’autrice e stia divulgando dei volantini con i volti anche di alcuni consiglieri, che vengono minacciati per il loro operato da cittadini esasperati.
Norma Naim :« Il Consigliere Francesco Apperti ed io non abbiamo votato la dichiarazione di dissesto per le motivazioni ampiamente illustrate nei nostri interventi. La delibera proposta falsa la realtà, non è coerente con la trasparenza di una Amministrazione pubblica ed inoltre, scarica la responsabilità di quanto accaduto alla Commissaria Prefettizia, che non ha fatto altro che il proprio dovere ed applicare la legge».
«A pagare saranno solo i cittadini casertani», dice il consigliere comunale di opposizione Francesco Apperti, del gruppo «Speranza per Caserta». «E non mi riferisco – prosegue – solo alle tasse, tra le più alte, ma anche ai servizi, mi riferisco alla manutenzione di strade e verde. Si continuerà a vivere alla giornata senza poter programmare o effettuare interventi strutturali, cose di cui la città ha estremamente bisogno».
Per il Comitato cittadino di Forza Italia, «l’Amministrazione Marino avrebbe potuto rafforzare l’autonomia finanziaria dell’Ente intervenendo sull’evasione tributaria e sull’assetto amministrativo. Ha scelto di perseguire una strada diversa e di questo se ne assumerà la responsabilità. Caserta merita di più».
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