CASERTA – Dipendenti Ecocar in stato di agitazione, raccolta rifiuti a rischio.
Già nelle prossime ventiquattro ore. Ad innescare la protesta il mancato pagamento degli stipendi di dicembre.
Stando a quanto dichiarato dal Comune di Caserta alle organizzazioni sindacali, le spettanze attese dal 15 gennaio non arriveranno prima del 7 febbraio.
Un annuncio che ha mandato su tutte le furie i 160 lavoratori che svolgono il servizio di igiene urbana in città che nella prima assemblea, già programmata per questa mattina, invieranno una nota alla Prefettura per chiedere un incontro urgente. «Se è vero, come riferito dall’amministrazione comunale spiegano i rappresentanti di Cisl, Uil, Fiadel e Usb che il ritardo è da attribuire ad una presunta irregolarità del Durc (il documento unico di regolarità contributiva) dell’azienda, i dipendenti rischiano di non percepire alcunché fino a quando Ecocar non avrà versato i contributi Inps e regolarizzato la sua posizione.
Un lasso di tempo notevole considerate le lungaggini burocratiche. E’ per questo che chiederemo al Prefetto di consentire al Comune di adottare i poteri sostitutivi e pagare direttamente i lavoratori così da non dover aspettare altre due settimane per l’erogazione delle mensilità pregresse». Ma non è tutto. I dipendenti temono infatti che il pagamento possa slittare ulteriormente per effetto di alcune decurtazioni che l’Ente avrebbe deciso di applicare a seguito di alcune penalità e sanzioni elevate alla Ecocar. Ammonterebbe infatti a circa 750mila euro l’importo che il Comune ha annunciato di voler sottrarre al consorzio per il mancato espletamento di alcune attività previste dal capitolato di appalto e soprattutto per una serie di disservizi registrati sul territorio in occasione di precedenti giornate di sciopero e stati di agitazione.
Duecentomila euro sarebbero state già trattenute peraltro dal Comune sui canoni di ottobre e novembre. E poi c’è l’incognita del Tar Campania sulla futura gestione della raccolta rifiuti a Caserta. Ecocar, che gestisce il servizio in città dal 2013, dapprima per effetto di un appalto quinquennale, scaduto nel febbraio del 2018, e da allora in regime di proroga, ha impugnato infatti il nuovo bando di gara del Comune che aveva decretato come vincitrice la società Energetikambiente, chiedendo l’esclusione dell’azienda e l’annullamento della gara alla quale aveva partecipato, classificandosi al secondo posto. Un’azione legale che ha di fatto congelato il passaggio di cantiere tra le due realtà. E ciò malgrado l’esistenza di una ordinanza del tribunale amministrativo regionale (la numero 1901 del 28 novembre scorso) con la quale i giudici dell’ottava sezione del Tar di Napoli hanno stabilito che «l’affidamento alla Energetikambiente non può essere sospeso perché la raccolta rifiuti è un servizio di pubblica utilità» e obbligato il Comune di Caserta a dare continuità all’iter di assegnazione già in essere. Il Tar entrerà nel merito domani ma nel frattempo sono in tanti, tra le fila dei lavoratori, a sospettare che le due vicende (quella del ritardo del pagamento delle spettanze e quella giudiziaria) siano collegate. «Ci dispiace per gli eventuali disagi che potrebbe subire la collettività nei prossimi giorni avvisano le sigle sindacali ma speriamo che i cittadini siano al nostro fianco in questa battaglia di legalità». I primi rallentamenti nella raccolta dei rifiuti e nelle attività di spazzamento e pulizia delle strade potrebbero registrarsi infatti già nella mattinata di mercoledì.
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