Un’altra rissa nel centro storico nella notte tra sabato e domenica. Questa volta in via Sant’Agostino. Poco prima delle due. La dinamica sembrerebbe essere sempre la stessa. Uno spintone, uno sguardo o unaparola di troppo, poi le mani. L’alcool fa il resto. I protagonisti in questo caso sono dei ventenni. Allertati dalle urla che arrivavano dalla strada, alcuni residenti hanno tentato di sedare la zuffa e allontanare i facinorosi gettando secchi di acqua da finestre e balconi. Nessun intervento da parte delle forze dell’ordine che sostengono di non aver ricevuto alcunasegnalazione da via Sant’Agostino.
Un episodio che riporta in primo piano, ancora una volta, l’emergenza sicurezza in città nei fine settimana. E che spinge residenti e commercianti a chiedere con insistenza un potenziamento dei controlli.
«In via Ferrante racconta il dj dello SQUID, i gestori di alcuni locali nel centro storico hanno messo la parola FINE, e non ci sono più risse da sei settimane e questo soltanto grazie a loro esercenti chehanno messo mano alla tasca, e ingaggiato addetti al servizio di controllo per la nostra sicurezza e quella dei clienti, ma in altre zone della città i problemi continuano».
Maddaloni, strade blindate dai carabinieri: scattano sette denunce Il riferimento è a piazza Margherita, corso Trieste, via Vico e non solo. Il timore dei commercianti è di perdere appeal tra gli avventori, che potrebbero dirigersi verso aree della città considerate più sicure, e soprattutto di non riuscire ad intercettare i turisti. «Il centro storico fa notare Rosy Di Costanzo, presidente del comitato Vivibilità cittadina che rappresenta i residenti continua ad essere calamita per giovanissimi che trascorrono le serate bevendo e che innescano un fenomeno, quello della malamovida, difficile da controllare. Una città come la nostra, con tutte le potenzialità di cui dispone, dovrebbe aspirare invece a formule di accoglienza diverse e di qualità».
Al degrado sociale, denunciato a più riprese negli ultimi anni dai cittadini, si affianca poi anche quello fisico, legato alle condizioni di abbandono delle strade che quotidianamente rappresentano una insidia, in particolare per pedoni, disabili e ciclisti. «Il basolato sta sprofondando un po’ ovunque nel centro storico fa notare un cliente del disco bar Vanart e rappresenta sempre più un pericolo per chi transita a piedi, per i diversamente abili, per le mamme con i passeggini. L’ultima ad inciampare, sabato pomeriggio, è stata una signora anziana in via Cesare Battisti, che, cadendo, ha riportato anche una ferita al volto».
«Questa situazione non è più sostenibile aggiunge Rosy Di Costanzo tocca fare i conti con le strade sporche, le caditoie otturate, i miasmi delle fogne, il basolato dissestato e gli avvallamenti. Non è sufficiente spazzare, le strade vanno lavate e disinfettate».
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