Milano- Il detenuto, Mordjane Nazim, era arrivato all’ospedale San Paolo di Milano ieri sera per le ferite riportate in seguito a una lite avvenuta nel carcere di San Vittore. Questa mattina, verso le 5.25, è fuggito, buttandosi dalla finestra della stanza al secondo piano. Il fuggitivo è un palestinese di 32 anni che era stato arrestato lo scorso 10 agosto dopo una rapina di Rolex avvenuta due giorni prima.
L’inseguimento e la caduta del poliziotto
Subito accortosi della fuga, Carmine De Rosa, il poliziotto 28enne che aveva in custodia il detenuto, lo ha inseguito, buttandosi anche lui dalla stessa finestra, ma è caduto sbattendo la testa.
Agente ricoverato in rianimazione
Immediatamente il 28enne originario di Napoli è stato soccorso e trasportato d‘urgenza all’ospedale San Carlo, dove in mattinata è stato sottoposto a un intervento neurochirurgico di evacuazione dell’ematoma cerebrale, decompressione cranica ed inserimento di un sistema di monitoraggio della pressione intracranica.
Il quadro clinico presentava una frattura cranica, emorragia cerebrale, contusioni cerebrali, fratture vertebrali e contusioni polmonari.
Attualmente l’agente è ricoverato in rianimazione in attesa di effettuare controlli radiologici per verificare l’evoluzione delle lesioni e del quadro clinico.
“Emergenza carceri drammatica”
A dare la notizia di quanto accaduto è stato Aldo Di Giacomo, segretario generale del S.Pp. che ha sottolineato come questa evasione arrivi dopo quattro tentativi di fuggire, azzardati da parte dei detenuti, dagli ospedali italiani. “Tanta la preoccupazione per il collega – ha detto – Qui si rischia la vita e l’emergenza carceri è ormai drammatica”. E ancora: “Il carcere è abbandonato dal governo e dal Dap. Nei penitenziari comandano i delinquenti e circolano droga e cellulari. Una situazione mai vista in 25 anni di servizio”.
“L’evasione di un detenuto di origine palestinese dal pronto soccorso ospedale San Paolo di Milano non coglie certo di sorpresa, ma si inserisce nel disastro penitenziario da tutti conosciuto, fuorché, evidentemente, dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e dal Governo Meloni. Ciò che è più grave dell’episodio odierno, peraltro, è che nell’inseguimento che ne è scaturito un giovane Agente di polizia penitenziaria ha riportato fratture multiple e trauma cranico ed è attualmente in coma farmacologico”, ha aggiunto Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.
E ha concluso: “Il Guardasigilli e il Governo prendano compiutamente atto dell’emergenza carceraria, rappresentata da un sistema completamente allo sfascio, e fermi la strage continua, fatta anche di suicidi e omicidi, varando immediatamente un decreto-legge che con procedure d’urgenza consenta celeri assunzioni straordinarie, alla Polizia penitenziaria mancano 18mila unità, il potenziamento degli equipaggiamenti e sia la precondizione per riforme complessive che possano rifondare il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e riorganizzare il Corpo di polizia penitenziaria”.
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