CASERTA – Gli uffici della Caserma Sacchi in via San Gennaro non erano ancora aperte al pubblico quando qualcuno si è intrufolato ed ha rubato 48mila euro. Questi i fatti.
Mancano pochi minuti alle 15, per l’apertura pomeridiana degli uffici consentiti al pubblico. L’addetto allo sportello sta per prendere servizio. Ha già pronte le chiavi per aprire la serratura. Ma nota che la porta è aperta. Rotta. Lui entra e subito nota l’assenza dei soldi.
A questo punto scatta l’allarme. Sul posto arrivano Polizia di Stato e agenti della Municipale. I controlli sono immediati. I dipendenti vengono interrogati e poi, liberi, tornano a svolgere le proprie mansioni nei vari settori.
Nei prossimi giorni gli inquirenti ascolteranno le testimonianze di tutti i dipendenti comunali che erano presenti in sede al momento del furto da 48mila euro che si tinge di giallo. «È assurdo, è una – ha esordito Guerriero – ci sono molte cosa da capire e spiegare a chi di dovere. Da alcune notizie trapelate sembrerebbe che da oltre tre mesi non vengono depositati i soldi delle carte di identità. Poi non faccio l’investigatore ma, pare che la porta sia stata rotta dall’interno della struttura e non dall’esterno. Alcune circostanze sono apparse quantomeno ambigue anche ai poliziotti allertati. In particolare il fatto che i soldi, 48mila euro in contanti, non fossero custoditi nella cassaforte ma si trovassero all’esterno della stessa. E la spiegazione che i soldi erano stati preparati per essere poi depositati di lì a qualche ora, pare che gli investigatori, abbiano più volte chiesto il perché di un anticipo così grande e perché prenderli prima della pausa pranzo – intorno alle 12.30 – visto che il deposito doveva essere effettuato alle 14 circa? Nessuno ha pensato che forse installare una telecamera avrebbe potuto essere un buon acquisto per garantire una maggiore sicurezza? Speriamo vengano al più presto accertate leresponsabilità, e assicurati alla giustizia i mariuoli , ma consentitemi di dire: Chi t’ sap t’arap !».
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