Gianni Morico imputato insieme ad altre cinque persone per aver aiutato e sostenuto il clan dei Casalesi, a seguito delle dichiarazioni del neo pentito Nicola Schiavone, è stato condannato dalla Corte di Appello di Napoli, alla pena di 6 anni e 8 mesi di carcere(lo stesso era stato assolto nel processo di primo grado).
Mentre per il fratello Vincenzo è stata confermata la condanna del primo grado (di 2 anni e 4 mesi), così come per Rocco Salvatore. È stata aumentata la pena per Nicola Del Villano di Cancello ed Arnone che è stato condannato a 11 anni di reclusione e per Pasquale Fontana di San Cipriano d’Aversa, che ha avuto una pena (in continuazione) a 14 anni di carcere.
Secondo gli inquirenti, il gruppo criminale legato al boss Michele Zagaria aveva acquisito il controllo di attività imprenditoriali tra Grazzanise, Cancello e Arnone, Santa Maria Capua Vetere, Sparanise, Teano e Giugliano. Sembra che a capo del gruppo, vi era Nicola Del Villano e Pasquale Fontana, entrambi vicini al boss, i quali avevano assunto un ruolo determinante a seguito dei conflitti interni provocati dalle indagini ed i successivi arresti. Secondo la Dda, vicino al clan, vi erano anche alcuni imprenditori dell’area tra cui Gianni Morico, titolare di un noto gruppo di imprese di prodotti da forno distribuiti su tutto il casertano. Infatti, secondo l’accusa, nei suoi negozi, si sarebbero svolti anche alcuni incontri del gruppo criminale.
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