Parole della scrittrice, veggente e medium, Sylvia Browne in un libro pubblicato nel 2008, PROFEZIE: “Entro il 2020 gireremo con mascherine e guanti per via di un’epidemia di polmonite”.
Si legge: “Entro il 2020 diventerà prassi indossare in pubblico mascherine chirurgiche e guanti di gomma a causa di una epidemia di una grave malattia simile alla polmonite, che attaccherà sia i polmoni sia i canali bronchiali e che sarà refrattaria a ogni tipo di cura.
Tale patologia sarà particolarmente sconcertante perché, dopo aver provocato un inverno di panico assoluto, quasi in maniera più sconcertante della malattia stessa improvvisamente svanirà con la stessa velocità con cui è arrivata, tornerà all’attacco nuovamente dopo dieci anni, e poi scomparirà completamente”.
Dopo il thriller a sfondo sci-fi datato 1981 di Dean Koontz, The eyes of darkness, dove veniva ipotizzato il virus “Wuhan-400” che avrebbe creato nel 2020 una grave polmonite, ecco la profezia dettagliata di una figura controversa del campo del paranormale, estremamente celebre negli Stati Uniti.
La Browne ha scritto decine di libri sulle sue doti medianiche che si erano palesate fin da quando era bambina. La Browne, morta nel 2013 in California, dove aveva fondato una chiesa sincretista, aveva partecipato come consulente per polizia e FBI ad oltre 100 casi di sparizione e omicidi anche se i risultati delle sue visioni non sono mai stati realmente serviti agli inquirenti per concludere le indagini.
Viste le parole piuttosto chiare, che sembrano davvero ritrarre la situazione di queste ore, almeno in Italia, su molti siti di debunking si sta cercando di capire la possibile fondatezza di una delle tante profezie della sensitiva americana.
C’è chi segnala che poco sopra c’è un’altra profezia su una malattia batterica che sarebbe dovuta accadere nel 2010 ma che non si è mai verificata e chi scrive, erroneamente, sostenendo che sarebbe stata influenzata dall’appena superata epidemia di Sars, che però avvenne nel 2004, quattro anni prima rispetto a End of a days.
Di fronte a cotanta precisione non rimane quindi che sottolineare, almeno per la Browne dal Coronavirus se ne uscirà “entro l’estate”.
Attenti però a preparare dei buoni vaccini perché tra “dieci anni” il Covid19 tornerà.
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