Il Pm della Dda Luigi Landolfi ha chiesto l’invio degli atti alla Procura per il reato di falsa testimonianza a carico di Gaetano Cerreto, già condannato per estorsione ai danni di un ristoratore di Maddaloni, oggi presente nell’udienza come testimone nel processo a carico di Antonio Mastropietro, imputato per lo stesso reato.
Questa mattina, durante l’udienza collegiale presieduta dal Giudice Rugarli , nel processo a carico dell’ex chef, Antonio Mastropietro, è stato sentito quale testimone proprio Cerreto che secondo gli inquirenti avrebbe materialmente messo in atto l’estorsione su mandato dell’ex chef. Circostanza che Cerreto aveva confessato durante l’interrogatorio di garanzia e confermato successivamente al Pm, raccontando di essersi recato dal ristoratore a chiedere la tangente per “scontare” un debito contratto con Mastropietro.
Invece, stamattina, durante l’escussione, Cerreto ha “ritrattato” la sua versione sostenendo di non essere andato dal titolare del ristorante per conto di Mastropietro ma di sua iniziativa, perché gli servivano soldi. “In quel periodo bevevo e mi drogavo – ha dichiarato – Non ricordo quelle dichiarazioni”. In seguito a queste dichiarazioni contrastanti, lo stesso è stato ammonito più volte sulle conseguenze penali del suo comportamento ed il Pm ha chiesto al Giudice l’invio degli atti alla Procura per falsa testimonianza. Il processo è stato rinviato al mese di novembre.
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