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COMUNE DI CASERTA, PARTECIPA A BANDO PER BENE CONFISCATO ALLA CAMORRA

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Il Comune di Caserta parteciperà a un bando della Regione Campania che prevede il finanziamento di progetti di riutilizzo di beni confiscati e azioni di start up di innovazione sociale ed economia sociale. L’Amministrazione, infatti, intende mettere in campo un progetto di valorizzazione di un immobile confiscato sito in via Sant’Antonio a Caserta. L’intenzione è quella di coinvolgere le realtà del Terzo Settore operanti sul territorio al fine di recepire proposte utili a realizzare attività di rilevante valenza sociale all’interno dell’immobile. A tal proposito, sono stati organizzati degli incontri con questo obiettivo e il primo è in programma lunedì 18 marzo alle ore 10,00 presso la Sala Consiliare del Comune di Caserta in Piazza Vanvitelli.
Questo bando della Regione a favore dei Comuni prevede un’attività di co-progettazionetra amministrazioni comunali e soggetti del terzo settore. Nello specifico, sono finanziati interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e ristrutturazione edilizia di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata nel territorio regionale, trasferiti al patrimonio indisponibile degli enti locali, nei quali avviare azioni per le start up intese come avvio di una specifica attività per progetti di innovazione sociale ed economia sociale. Lerisorse saranno impiegate sia per le attività di riqualificazione e successivo arredo del bene che per il supporto delle attività di gestione dello stesso.
“Grazie a questo bando della Regione – ha spiegato l’Assessora ai Beni Confiscati,Emilianna Credentino – riusciremo a valorizzare l’immobile di proprietà del Comune in Via Sant’Antonio, realizzando iniziative in favore dei più deboli. Da sempre, infatti, questa Amministrazione lavora per non lasciare indietro nessuno, mettendo in campo progetti utili in tal senso. In questo caso, poi, abbiamo deciso di coinvolgere, attraversol’organizzazione di vari incontri, le realtà del Terzo Settore che sono attive in città.
L’obiettivo, infatti, è condividere delle progettualità da svolgere all’interno di questo immobile. Il riutilizzo dei beni confiscati ci consente di adoperare questi spazi per iniziative socialmente preziose ma anche di promuovere e rafforzare la cultura della legalità e della giustizia sociale”.

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