Un premio andrebbe consegnato al gruppo civico “Io firmo per Caserta” che venerdì si è ‘esibito’ in una conferenza stampa altamente scenografica ma, purtroppo per tutti i casertani, priva di contenuti.
Il coordinatore Vincenzo Moriello, già coinvolto nell’affaire Caserta Welcome con la società a trazione confindustriale che aspetta 450mila euro dal Comune, e il portavoce Raffaele Cutillo, che tra una candidatura a sindaco nel 2016 e un progetto ‘evangelico’, le sparano grosse.
Per fortuna che il locale dello zio della consorte di Luigi Traettino è grande altrimenti sarebbe stato difficile contenerle.
La prima balla mostruosa, a cui gli organizzatori di Io firmo risponderanno al momento della presentazione delle liste, è quella dei nomi potenzialmente in campo.
Parlano di 260 iscritti all’associazione ma, se andiamo a vedere le facce e le firme, la gran parte sono parenti tra loro, difficile che si candideranno in 4/5 nello stesso nucleo familiare. E il consigliere comunale, ex Speranza per Caserta, Antonello Fabrocile è anche lui un candidabile dopo che ha annunciato per lui la candidatura in ‘Caserta Decide’ il leader di Articolo 1 (a cui Fabrocile appartiene in quanto membro di Leu)?
La collocazione di Iofirmo, poi, è tutta una comica: centrosinistra, ma quando mai professionisti e costruttori sono stati di sinistra?
A Caserta, però, tutto è possibile. Passiamo al programma. Non c’è una cosa concreta, un progetto chiaro, una posizione sul futuro della città che sia stata espressa dai vertici di Iofirmo.
Non conosciamo, e forse non conosceremo mai, come la pensano su Puc, Turismo, Fondazione San Leucio, Macrico, Beni Comuni… pazienza!
“Li sfido formalmente – dichiara Ciro Guerriero, candidato sindaco di Caserta Kest’è – a non tentennare oltre e a scendere in campo con un loro nome e un programma serio altrimenti, la prossima settimana, potrei convocare la stampa per sparare che ci sono pronte 1000 persone a candidarsi con me. Questo è un giochetto squallido che neanche i vecchi politicanti più consumati, ormai, fanno più”.
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