Caserta – La campagna elettorale entra nel vivo con la disponibilità del capogruppo leghista in consiglio regionale, Gianpiero Zinzi, alla candidatura a sindaco a patto che il Governo salvi Caserta inviando almeno un centinaio di milioni di euro per tappare i buchi di bilancio. Salvini, che ci siamo resi conto che in quanto a spararla grossa non è secondo a nessuno, subito gli ha fatto eco con una intervista dove ha ritenuto la richiesta di Zinzi, giusta.
Premesso che l’arrivo di un centinaio di milioni di euro a risoluzione dei problemi economici della città è auspicabile e sarebbe ben voluta da tutti, anche da chi è contro Zinzi e la Lega, la storia del ‘salva Caserta’ suona un po’ troppo come una barzelletta. Se al governo ci fosse il centrodestra, tutto sarebbe diverso. Con un impegno formale dei leader nazionali si potrebbe salvare Caserta dal terzo dissesto già domani mattina.
Purtroppo per i casertani, oltre che per Zinzi e per Salvini, sono solo Lega e Forza Italia, come soci di minoranza, ad essere al Governo insieme a quel Pd e a quei 5 Stelle che, finora, malgrado la presenza di un sindaco ‘amico’ come Carlo Marino, quei soldi li hanno sempre negati.
Quindi la richiesta di Zinzi e l’endorsement di Salvini lasciano il tempo che trova. Le prossime elezioni politiche ci saranno solo nel 2023 e quindi, se Zinzi si candidasse, per vedere un euro, dovremmo non soltanto aspettare il 2024 ma anche sperare che alle politiche la coalizione di centrodestra conquisti una maggioranza piena, sia alla camera che al senato.
Piuttosto che buttare in campagna elettorale un sogno che noi riteniamo difficilmente realizzabile (come se i casertani avessero l’anello al naso), Gianpiero Zinzi dovrebbe spiegarci, e spiegarlo alla città, come intende governare Caserta fino alla vittoria eventuale del centrodestra alle politiche. Quale politica di bilancio adotterà per sopravvivere altri 3 anni e, forse, prendersi in parte, la responsabilità di quei debiti visto che le forze legate agli Zinzi hanno governato Caserta sia al tempo di Gigi Falco (quando Gianni Mancino faceva il vicesindaco e l’assessore all’Urbanistica) sia in quelli di Pio Del Gaudio (quando si sono poste le premesse del secondo dissesto dichiarato poi da Marino).
Caserta merita progetti concreti non sogni!
P.S. Siamo ovviamente pronti a darvi conto delle eventuali spiegazioni che il consigliere regionale leghista Zinzi vorrà fornirci.
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