La coordinatrice dell’associazione politica “CasertaKest’è”, Daniela Petrache, esprime profonda indignazione per il degrado del cimitero monumentale di Caserta. Numerosi cittadini hanno contattato l’associazione per segnalare le disfunzioni comunali, tra cui l’incuria in cui versa il Cimitero di Caserta, con erbacce che crescono incontrollate e il rischio di incendi che potrebbero devastare l’intera area. La situazione è stata oggetto di un’interrogazione-denuncia presentata dai consiglieri di minoranza , indirizzata al sindaco Carlo Marino e all’assessore ai lavori pubblici Massimiliano Marzo.
L’attivista civica Petrache, critica l’inerzia delle autorità locali nel risolvere il problema e sottolinea che ciò è indicativo di una gestione amministrativa che non rispetta né i defunti né le famiglie che visitano il cimitero. Inoltre, esprime preoccupazione per il fatto che i politici locali stiano già cercando una successione, sia a destra che a sinistra, per continuare a danneggiare la città e la cittadinanza. Petrache, critica anche la presenza di “stampelle” nell’amministrazione comunale, che presume siano frutto di favoritismi e scambi poco trasparenti. Invita quindi a mandare a casa l’attuale amministrazione, affermando che è ora di porre fine alla compravendita dei voti e di avere il coraggio di cambiare e di andare a votare #guerrierosindaco l’unico casertano che può rompere l’ingranaggio consolidato dei soliti noti a Castropignano
La cordinatrice di CKè accusa l’amministrazione comunale di essere inefficace, di effettuare interventi mal realizzati, in ritardo e spesso limitati agli stessi siti. Fa riferimento, ad esempio, alla via Tescione, che è stata riparata almeno cinque o sei volte. Sottolinea inoltre che i consiglieri di minoranza Romolo Vignola e Dino Fusco hanno presentato numerose interrogazioni segnalando gravi disservizi, ma senza ottenere risultati concreti.
Abbiamo bisogno dopo essere finiti nei crateri nel vero senso della parola di un consiglio comunale che lavori per il bene della città e che sia una persona che conosca i problemi che attanagliano la città, che la vive quotidinianamente è in strada sempre. Inoltre afferma che la città è stata dominata negli ultimi 30 anni dai comitati d’affari e che gli stessi attori si alternano da oltre dieci anni senza preoccuparsi del benessere della città, che ha perso la sua identità di capoluogo.
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