CASERTA – Consiglieri , consiglieri ma come, perchè vi stupite? Non ci voleva mica la zingara …. è risaputo che Giovanni Zannini e Giorgio Magliocca si chiudono in una stanza e pianificano tutto loro. Si sbraita, ci si arrabbia come Olga Diana, per esempio, che una settimana fa non si è neppure presentata alla seduta del consiglio comunale di Aversa, dove lei insieme a Francesco Sagliocco, Federica Turco, Giovanni Innocenti ha realizzato per ordine di Giovanni Zannini, uno dei più raccapriccianti e grezzi ribaltoni che la storia politica, che questa provincia, ne abbia memoria.
La consigliera Olga Diana appurato che Giovanni Innocenti “ha preso il posto” senza sostenere nessun concorso e sulla base di una procedura totalmente illegale per la quale il Consorzio idrico seppur a giorni alterni, non sarebbe proprio un ente pubblico, ma un ente pubblico meno meno; poi, sempre Olga Diana ha visto che la fidanzata di Francesco Sagliocco è stata assunta a un’Asl, il fratello di Francesco Sagliocco, Giuliano figlio di Luciano Sagliocco, è stato assunto a un’altra Asl insieme alla cugina diretta della fidanzata di Francesco Sagliocco, quella assunta alla prima Asl; poi, sempre Olga Diana ha visto che Federica Turco, anch’essa titolare di un voto determinante in consiglio comunale ad Aversa, non ha vinto un concorso, ma addirittura due, manco fosse Archimede Pitagorico o la figlia di Calamandrei. E dunque, potendo scegliere tra una scrivania al Comune di Santa Maria C.V., dove l’aveva destinata il Concorsone della Regione, e un’altra scrivania, poi toccata dalla grazia dell’opzione finale operata dalla Turco, in un comodo ufficio dell’Asl Napoli1. Dopo aver visto tutte queste cose, Olga Diana, che sperava in una delega che le permettesse di dire che lei effettivamente conta qualcosa, si è vista recapitare la rutilante materia delle Politiche giovanili e, sgranate gli occhi, leggete bene, quella di rappresentante dell’amministrazione provinciale nell’organismo direttivo campano dell’Unione province d’Italia o Upi, che dir si voglia. C’è chi sostiene che Zannini la inviterà a giungere a più miti consigli…poi chi si assomiglia si piglia (politicamente ben inteso).
Nel pomeriggio si ha avuto notizia che i 5 che compongono il gruppo dei Moderati, cioè il movimento che fa capo al consigliere regionale Giovanni Zannini, hanno consumato uno strappo con il presidente della Provincia Giorgio Magliocca che magistralmente “Mantené ‘o carro p’a ‘a scesa”, che letteralmente significa “Trattenere il carro lungo la discesa”, viene solitamente utilizzato per indicare anche un atteggiamento diplomatico nel non lasciare che le cose precipitino da buon veterano qual’è, infatti ricordiamo che, sia nella precedente consiliatura che in questa, ha fatto quello che fanno molti sindaci: una sorta di show, con tanto di comunicato stampa, con la quale afferma di aver delegato i diversi consiglieri della sua maggioranza a occuparsi di una o più materie.
Anche Massimo Russo consigliere provinciale e consigliere comunale di Caserta dei Moderati ha preso atto , dopo ricevuto la delega all’Agis, cioè l’Agenzia dell’amministrazione provinciale che sovrintende alla gestione degli impianti sportivi di proprietà, a partire dalla piscina olimpica di via Laviano e dal palazzetto dello Sport via Medaglie d’Oro, che stava ‘intostando l’acqua’ e, a detta sua non riesce a far politica grazie a questo modus operandi. Ma per far politica occorre avere voce in capitolo nella gestione operativa, esecutiva, quotidiana degli impianti, ma com’è notorio lì Magliocca ci ha messo il suo fidato, Peppe Guida, al quale non basta evidentemente la carica di sindaco di Arienzo, Massimo Russo potrà al… massimo, andare a cambiare il cloro della piscina. Quando ha tentato di parlarne a Magliocca, ha capito che lui non è un assessore che, comunque delegato da un sindaco o da un presidente della Provincia, ha comunque un potere discrezionale frutto di una copertura politica dei consiglieri comunali o provinciali del suo gruppo. Una copertura politica che può essere tale solo quando si ha in mano la proverbiale pistola fumante. Se non esiste lo spauracchio dello scioglimento, della fronda di un numero di consiglieri che possono spedire a casa, sfiduciandolo, il presidente della Provincia, cosa mai se ne potrà fregare questi di un’alzata di scudi, della rinuncia alle deleghe cioè di quello che hanno deciso di fare i 5 consiglieri dei Moderati mettendolo nero su bianco nel documento che pubblichiamo in calce e che reca le firme del vicepresidente Pasquale Crisci, del già citato Massimo Russo, dell’aversana Olga Diana, di Michele Falco e del capogruppo Vito Marotta, sindaco di San Nicola la Strada. Pensate un po’ che l’unica modalità praticabile per far cadere un presidente della Provincia, ai sensi della legge Del Rio è rappresentata dalla mancata approvazione dei bilanci che, badate bene, non dipende dal consiglio provinciale, ma da un altro organo, cioè dall’assemblea dei sindaci. E figuriamoci se, con tutti i sindaci appartati con Zannini, Magliocca può preoccuparsi o può correre qualche pericolo.
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