Ve lo ricordate il primo mese di Covid-19 nella provincia di Bergamo? I camion militari per trasportare i troppi morti, i malati lasciati soli in casa e gli ospedali al collasso? Secondo la relazione del microbiologo Andrea Crisanti, oggi senatore del Partito democratico e consulente della procura di Bergamo, si sarebbero potute salvare più di 4000 vittime, se solo fosse stata istituita la zona rossa nella provincia di Bergamo. Ma chi doveva istituirla? E perché non l’ha fatto? Dopo tre anni la procura di Bergamo ha appena concluso le indagini sulla gestione Covid in Val Seriana: un’inchiesta che dovrebbe finalmente individuare i responsabili del disastro.
Governo e Regione continuano a scaricare la responsabilità l’uno sull’altro e la Procura di Bergamo li indaga tutti. Certamente non si può guardare a quel periodo con gli occhi e le conoscenze scientifiche di oggi e pensare che il corso della pandemia in Italia sia dipeso solo dalla mancata chiusura della Val Seriana.
Ma le famiglie di quei morti meritano di sapere se ci sono e di chi sono quelle responsabilità invece…
Bisognerebbe avere il coraggio di dire che le cose sono andate così senza alcuna responsabilità, invece di continuare a prendere in giro i cittadini con inchieste che li illudono di avere finalmente diritto a sapere la verità e che invece finiscono sempre nel nulla – lo dichiara il dott. Ciro Guerriero.
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