Una dipendente di una clinica privata della provincia di Caserta è stata arrestata insieme ad altri due complici originari del Napoletano con l’accusa di tentata estorsione nei confronti di un medico della stessa struttura in cui prestava servizio la donna. Quest’ultima avrebbe chiesto al medico diecimila euro per un’emergenza familiare ma il medico si sarebbe rifiutato di aiutarla.
A questo punto, secondo le indagini della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, la dipendente avrebbe contattato due persone che avrebbero iniziato a minacciare di morte il professionista con chiamate telefoniche dirette anche alla moglie ed al figlio del medico. Quindi , il dottore si è rivolto alla polizia e ha fissato un appuntamento con gli estorsori facendo credere di aver ceduto. All’atto dell’appuntamento fissato dagli estorsori con la vittima, incontro strumentale alla consegna del denaro, la Polizia Giudiziaria, Squadra Mobile di Caserta, delegata dal P.M. di Santa Maria Capua Vetere, organizzava un intervento all’interno di un appartamento in Santa Maria Capua Vetere arrestando i responsabili della tentata estorsione, persone identificate in: Fusco Antonio, napoletano del ’59, Piccolo Ciro originario di Pollena Trocchia classe ’85 e Nardiello Assunta originaria di Santa Maria Capua Vetere del ’65.
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