Mancano dal dibattito politico ‘quotidiano’ due schieramenti che pure saranno chiamati a giocare un ruolo fondamentale, in un modo o nell’altro, alle prossime elezioni comunali.
Da una parte il centrodestra, per intendersi meglio i 3 partiti Lega, Fi, FdI e le civiche organiche, come Caserta nel Cuore, dall’altra Italia Viva.
Nel mezzo la palude dove, per ora, ristagnano in attesa i vari riferimenti del presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, del consigliere regionale Giovanni Zannini, e le altre civiche in cerca d’autore e di identità: da Caserta Nuova, che dovrebbe fare capo ad Anna Gagliardi, a Città Futura, passando per i meridionalisti, i verdi e gli altri che, in questo periodo, portano in giro il ‘paletot di Napoleone’ di decurtisiana memoria.
Ma andiamo per ordine e partiamo dal centrodestra versione tradizionale. Qui i dubbi sono molti.
Il tavolo di sabato si terrà in settimana ma sarà un tavolo programmatico.
C’è da capire, contemporaneamente, il centrodestra quanti programmi vuole stilare. Due settimane i vertici di Forza Italia, l’attuale coordinatore Eugenio Russo, Pasquale Corvino (al secondo incontro si è palesato direttamente al posto della sorella Mirella), il consigliere Roberto Desiderio e l’ex assessore Nello Spirito si erano lasciati parlando di programma da mettere in piedi.
Una settimana fa Fratelli d’Italia, con un comunicato a firma di Giovanna Petrenga ha lanciato la fase di apertura per il programma, con tanto di mail dedicata.
Lega e Zinziani, ameno sul fronte del programma, tacciono segno che si stanno preoccupando di cose più serie.
Due le bozze al tavolo oltre a quella di Ciro Guerriero e Città Futura che è tornata a far parlare di sé con al performance anti Marino del neo consigliere Marco Cicala e che potrebbe avere qualcosa da dire anche al tavolo comune.
Se nel centrodestra si registra un clima da ‘casa delle libertà’ un muro di discrezionalità è stato innalzato attorno a Italia Viva.
Abbottonatissimi i leader e i consiglieri comunali. Abbottonatissimi gli alleati, presunti o reali.
Non è chiaro se, questa settimana, il tavolo di Italia Viva riuscirà a decollare o se, come sembra, il pressing del governatore De Luca riuscirà a rimarginare la faida con Marino.
Quello che è certo è che, dalla ricomposizione, dipenderanno le sorti dei ‘piccoli’ portatori di ‘paletot’ che ancora non hanno deciso con chi schierarsi alle elezioni comunali.
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