Comparotto: «La vicenda del povero cavallo della Reggia di Caserta è emblematica: il problema non si risolve portando i cavalli nelle ville»
Per la morte del cavallo che trainava una carrozza all’interno della Reggia di Caserta l’Oipa Italiapresenterà denuncia per maltrattamento aggravato dall’evento della morte e si costituirà parte civile nel caso si vada a processo penale.
La Direzione della Reggia di Caserta ha reso noto oggi di avere abolito questo anacronistico servizio, dimostrando sensibilità e senso della modernità e – passando a golf car elettriche omologate – dando una svolta ecosostenibile alla gestione dello splendido complesso vanvitelliano.
Oipa chiede alle Amministrazioni che ancora autorizzano carrozze trainate da cavalli di prendere esempio e fermare per sempre botticelle, carrozzelle e fiaccherai.
«Il cavallo stramazzato al suolo lo scorso 12 agosto è una vittima che porta con il suo sacrificio una svolta importante, tanto attesa da chi ama gli animali e difende i loro diritti», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Speriamo che questa vicenda imprima un’accelerazione nelle decisioni degli amministratori locali. A Roma attendiamo dall’inizio del mandato di Virginia Raggi il mantenimento della promessa dell’abolizione delle botticelle, poi mutata in promessa di spostamento dalle strade ai parchi e alle ville storiche. Di certo quest’ultima soluzione, ancora non attuata a un anno dalla fine del mandato, non ci soddisfa pienamente. La vicenda del povero cavallo della Reggia di Caserta è emblematica: il problema non si risolve portando i cavalli nelle ville».
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