Due fratelli sono stati arrestati per la sparatoria avvenuta venerdì scorso in piazza Nazionale a Napoli in cui è rimasta ferita gravemente la piccola Noemi. Si tratterebbe dell’autore dell’agguato e del fratello che lo ha aiutato a fuggire. L’uomo accusato di aver esploso i colpi che hanno ferito la bambina e il pregiudicato Salvatore Nurcaro, obiettivo dell’agguato, si chiama Armando Del Re ed è residente nel quartiere di Montesanto, a ridosso della centralissima via Toledo. L’altro uomo fermato, fratello di Del Re, lo avrebbe aiutato a fuggire e avrebbe partecipato alla pianificazione dell’agguato.
Armando Del Re è stato fermato in provincia di Siena, dove si era probabilmente rifugiato dopo la sparatoria. Il fratello Antonio, invece, era a Nola, nel Napoletano. Ad arrestarli la polizia, i carabinieri, e la Guardia di Finanza, coordinati dal procuratore Capo Giovanni Mellilo e dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli.
In Procura da giorni, grazie al grande lavoro portato avanti dal procuratore Melillo e dall’Arma dei carabinieri ormai c’era la ragionevole certezza di aver stretto i responsabili di questa vicenda in un angolo, si è arrivati all’atto conclusivo che potrebbe portare non solo la spiegazione immediata del movente di questo agguato, ma anche inquadrarlo in una logica criminale che potrebbe non essere di esclusiva guerra per il controllo del territorio ma nascondere anche logiche di carattere personale. Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia, si è detto “sollevato dall’arresto dell’uomo che ha sparato, ferendo gravemente Noemi”. Nelle prossime ore ci sarà una conferenza stampa nella quale sarà proprio il procuratore a spiegare i dettagli della vicenda e gli elementi che hanno portato all’autore del violento agguato.
La sparatoria si è verificata lo scorso 3 maggio poco prima delle 17:30 all’angolo tra piazza Nazionale e via Acquaviva. L’obiettivo del killer era Salvatore Nurcaro, un pregiudicato di 32 anni, colpito da sei proiettili e trasportato all’Ospedale Loreto Mare in gravi condizioni. Ma i proiettili hanno colpito anche la piccola Noemi, una bambina di 4 anni che in quel momento si trovava lì in compagnia della mamma, della nonna e di una amichetta. Le condizioni della piccola sono apparse subito gravi. Il giorno dopo è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico per estrarre il proiettile che la ha danneggiato i polmoni e l’ultimo bollettino, diffuso nella giornata di ieri, parla di condizioni in lieve miglioramento.
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