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Catturato l’indiziato del femminicidio Elpidio D’Ambra al P.S. dell’Ospedale S.Paolo

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Braccato da Polizia e Carabinieri, il presunto assassino di Rosa Alfieri, tale Elpidio D’Ambra è stato catturato a Fuorigrotta.  L’indiziato era stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza della stazione di Frattamaggiore. Braccato da Polizia e Carabinieri, il presunto assassino è stato catturato poi a Fuorigrotta.

L’assassino si è presentato intorno alle 17.30 al Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Paolo” di Fuorigrotta a Napoli, lamentando uno stato confusionale.

L’identikit di Elpidio l’inquilino

Elpidio D’Ambra era rientrato a Grumo Nevano dalla Spagna, dove aveva trascorso cinque anni. Dopo avere abitato per un periodo con la madre, poiché i litigi con lei erano frequenti, aveva preso in fitto l’appartamentino al piano terra di via Risorgimento, dove Rosa Alfieri è stata uccisa.

Separato dalla moglie, il vicino di casa di Rosa è originario come lei di Grumo. Il padre di Elpidio, scomparso alcuni anni fa, lavorava al Comune come Lsu. Nell’appartamento di via Risorgimento l’uomo si era trasferito da un paio di settimane. Al piano di sopra viveva Rosa con i genitori: il padre, commerciante di abbigliamento, e la madre, casalinga.

La ragazza era fidanzata con Luigi, che gestisce con il padre una tabaccheria poco distante. Sconvolto dalla recente morte della madre, lui aveva chiesto alla fidanzata di tenergli compagnia in negozio tutti i pomeriggi. Anche ieri la aspettava ed è stato proprio lui, non vedendola arrivare alle cinque come al solito, che l’ha cercata. “L’ho chiamata più volte sul cellulare – racconta il ragazzo sconvolto – ma lei sembrava respingere le chiamate. Non me lo spiegavo. Solo dopo ho capito che quel mostro le aveva strappato il telefonino per non farla rispondere”.

Il padre di Rosa, notando l’automobile parcheggiata nel cortile ma non vedendo la figlia, avrebbe chiesto anche al vicino se sapeva dove fosse; il 31enne avrebbe risposto di no. Soltanto un paio d’ore dopo il padre di Rosa avrebbe sfondato la porta a spallate, trovando il cadavere, rinvenendo il corpo della figlia 23enne in bagno. L’ex fuggitivo Elpidio era arrivato da poco nell’abitazione al primo piano del palazzo di proprietà della famiglia Alfieri, ora è assicurato alla giustizia, quella giustizia di cui parlare è particolarmente arduo, poiché questa antica importantissima virtù,studiata in profondità da Aristotele e in seguito da molti filosofi e politologi, sta vivendo una fase di profonda crisi.  “La giustizia non è di questo mondo, ma dell’altro.”

 

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