CASERTA- Quella che doveva essere una partita alla portata, i falchetti del presidente Giuseppe D’Agostino sprofondano contro la Reggina, col punteggio di 0-1, e si allontanano sempre di più dalle posizioni di vertice.
Il destino si è messo contro i rossoblu che giocano con una formazione inedita, piena di infortunati e squalificati, tanto che in distinta ci sono solo sedici calciatori (tra cui ben quattro 2001 e un 2002). Numerose sono le chance create, tutte su palla da fermo perché il gioco latita, ma in tutti i frangenti Confente è stato un muro, negando almeno sei conclusioni destinate a rete.
Un periodo negativo che non tende a terminare e peggiora sempre di più, con la contestazione che inizia in campo e finisce fuori dallo stadio.
Infatti, appena dopo il gol subito da parte di Sandomenico e all’espulsione di Zito, sono iniziati i primi malumori.
Al triplice fischio hanno preso consistenza, e l’ira di alcuni tifosi è giunta sino davanti gli spogliatoi latrando a lungo nei confronti della società ed in particolar modo del consulente del presidente, Aniello Martone.
Si è evitato il peggio, grazie al solerte impegno forze dell’ordine, che era predisposto per l’incontro, che ha scongiurato eventi ben più gravi.
Solo dopo una un’ora i contestatori sono stati condotti all’esterno dei cancelli ed il torpedone coi falchetti a bordo è potuto uscire dall’antistadio.
Al patron rossoblù ha pubblicamente chiesto in cosa avesse sbagliato il suo braccio destro, nei tre anni, i tifosi senza se e senza ma, contestano una campagna acquisti totalmente sbagliata.
Ciò non giustifica il riprovevole episodio occorso al genero del presidente D’agostino che è stato colpito da un’ oggetto, forse una pietra, scagliata da un ‘elemento’ certamente non tifoso dei colori rossoblu, tanto che è stato trasportato presso il locale ospedale Sant’Anna e San Sebastiano.
il comunicato stampa della società:
Alla luce dell’aspra contestazione che ha caratterizzato l’immediato post partita odierno e del vergognoso gesto che ha visto alcuni tifosi facinorosi colpire con una pietra un proprio familiare, successivamente trasportato in ambulanza in ospedale per le cure e gli accertamenti del caso, il presidente Giuseppe D’Agostino ritiene opportuno fare un passo indietro.
Nelle prossime ore il patron consegnerà il club nella mani del sindaco di Caserta avv. Carlo Marino, figura che potrà farsi da garante nella valutazione di possibili imprenditori intenzionati ad assicurare un futuro al calcio rossoblu.
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