Il Napoli, oggi 4 maggio, ha conquistato matematicamente lo Scudetto grazie al pareggio (1-1) sul campo dell’Udinese. Il gol di Victor Osimhen nella ripresa scaccia via angoscia e cattivi pensieri, sblocca la squadra (che nel primo tempo era imbrigliata dalla tensione), rimette le cose a posto. Dà il via alla festa. E fa esplodere la Dacia Arena, stracolma di tifosi azzurri, come il Maradona gremito di sostenitori per assistere alla gara dai maxi-schermi.
Anche a Caserta è scoppiata la festa per la vittoria dello scudetto da parte del Napoli. Infatti dopo il goal del pareggio con l’Udinese che ha incoronato il Napoli campione d’Italia sono iniziati i festeggiamenti con tanto di fuochi d’artificio fatti esplodere in Piazza Dante dove in tanti sono arrivati i tifosi del Napoli, come non succede nemmeno a capodanno.
Ma non è solo piazza Dante ad essersi tinta d’azzurro per il terzo titolo del Napoli. Anche in altre parti della città, a partire dal Monumento si sentono risuonare i clacson delle auto a festa. Sventolano bandiere, si accendono fumogeni, mentre tutto intorno esplodono botti e fuochi d’artificio. Incessante il suono delle trombette. In tanti scattano selfie e foto ricordo per una serata impossibile da dimenticare. Una festa di piazza che i tifosi vogliono far andare avanti a lungo. «I campioni dell’Italia siamo noi», cantano. E immancabile il coro omaggio al Pibe de Oro «ho visto Maradona, ho visto Maradona, Oh mama innamorato sono».
Il presidente di casertaKestè – Ciro Guerriero: «E’ bello vedere Caserta città in festa, poi Napoli è una città che se lo meritava, complimenti, complimenti, complimenti. Una città calda che ha trascinato anche noi con la sua gioia. Quindi anche noi diciamo: Forza Napoli, bravo Napoli, avanti tutta, questo deve essere l’inizio di una grande storia di vittorie! I napoletani, davvero, se lo meritano e noi (sportivi) siamo tutti con loro. #Napul3 torna Campione!!!
Nessuno diciamolo avrebbe scommesso un soldo bucato su quel gran genio di Kvara (arrivato dalla periferia del mondo calcistico), sulle doti di Osimhen (per due anni frenato da acciacchi vari), sul coreano Kim, sulle qualità di Giovanni Di Lorenzo, uomo ovunque e capitano. L’allineamento perfetto dei pianeti ha reso tutto possibile. È il momento giusto. È l’anno del Napoli. Gli dei del pallone così hanno voluto.
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