Caserta: Sequestrati e multati abusivi di guide turistiche e suvenir
Intanto tante altre zone come ad esempio Piazza Pitesti, restano zona franca
Continua la lotta per la legalità a Caserta. I carabinieri del comando stazione di Caserta, nell’ambito di un servizio coordinato nell’area della Reggia, hanno contestato la sanzione amministrativa di 2.500 euro nei confronti di tre venditori abusivi sorpresi all’interno del monumento vanvitelliano intenti a vendere abusivamente ai visitatori guide turistiche e souvenir.Il materiale sequestrato ( oltre 600 souvenir e quasi 60 guide turistiche) è stato consegnato alla polizia municipale di Caserta per la successiva distruzione. In molti si chiedono come mai in alcune parti della città non si riesce a ripristinare la legalità,come il mercatino dell’illegalità ad opera della comunità Senegalese . Un mercatino da chiudere perchè illegale sotto ogni punto di vista partendo della merce che viene venduta fino alle semplici norme igienico sanitarie non rispettate. «Ci eravamo illusi due mesi fa che la maxi retata della guardia di finanza occorsa proprio a seguito di un servizio dello stesso Luca Abete, su segnalazione di associazioni cittadine, nella Piazza Pitesti avesse di fatto sgominato tale scempio a cielo aperto, invece non è stato così, anzi peggio, con l’aggressione recente del giornalista evidentemente si è voluto mandare un messaggio chiaro su chi comanda veramente quel territorio, e questo è inaccettabile, è ora che il nuovo Prefetto dott. Raffaele Ruberto, in sostituzione del dott. Arturo De Felice, intervenga a ristabilire l’ordine in città, dove non soltanto a Piazza Pitesti regna la clandestinità e l’abusivismo, di certo, il fenomeno non è circoscritto alla sola Piazza, probabilmente all’impavido Abete sarebbe andata molto peggio se avesse fatto un servizio sulla prostituzione lungo tutto il viale Carlo Terzo, o sullo spaccio in luoghi adiacenti alla stazione centrale, per non parlare di alcuni semafori dove qualche malcapitato è stato aggredito e quasi ucciso per essersi rifiutato di farsi pulire il vetro. Questa la triste realtà di una città in cui in alcune zone si è perso definitivamente il controllo, pertanto il nostro appello va al Prefetto,e alle istituzioni tutte, che stante l’incapacità del sindaco ad affrontare seriamente il problema, faccia ciò che deve essere fatto per sradicare una volta e per tutte il fenomeno dell’illegalità diffusa ad opera di immigrati clandestini »
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