Questa mattina la Guardia di Finanza ha fatto “visita” al Comune di Caserta sembra, per chiarire una vicenda alquanto inverosimile verificatasi durante le settimane del lockdown, così come la nostra redazione ha scritto lo scorso 7 maggio.
Infatti, mentre tutto era chiuso , compresi gli uffici, perfino tutti i parlamenti d’Europa sospendevano la loro attività limitandosi a poche sedute di commissione anche esse svolte in video conferenza, con i componenti seduti a un computer della propria abitazione, mentre quasi tutto il mondo restava rinchiuso nelle case, rispettando le regole imposte dai vari governi, i componenti delle commissioni consiliari del comune di Caserta si riunivano in spregio ai divieti, “per il bene dei loro concittadini.”
Così ricordiamo Pasquale Antonucci che ha cumulato ben19 presenze,così come il consigliere di opposizione di Fratelli d’Italia Stefano Mariano con 18 presenze oppure Donato Tenga, anche lui con 18 presenze.
Resta da chiarire come questi tre consiglieri e tanti altri che abbiamo riportato in un’articolo precedente, abbiano potuto partecipare “in presenza” a tutte queste commissioni per le quali hanno chiesto ed ottenuto una remunerazione pari alle firme apposte o presuntamente apposte; e sul come questi consiglieri abbiano potuto svolgere una funzione violando le norme del lockdown perchè se da un lato con l’auto-certificazione erano anche in condizione di raggiungere gli uffici del comune, dall’altro lato non potevano stare in una stanza in 4 o 5 perchè ciò era vietato con tanto di responsabilità penale.
Probabilmente la visita che i finanzieri hanno fatto stamattina al Comune di Caserta è finalizzata a capire come siano andate le cose. Non ci resta che attendere fiduciosi in una risposta celere ed efficace.
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