Da tempo, a Caserta si parla di trasparenza amministrativa anche se il Palazzo Castropignano, si trova già in pesante ritardo in materia di digitalizzazione, trasparenza e rapporto tra l’amministrazione e la sua utenza.
Facciamo questa premessa in quanto siamo venuti a conoscenza che cinquecento determine dirigenziali ancora sono state pubblicate all’Albo Pretorio del Comune di Caserta. Un’inadempienza non di poco conto perché la pubblicazione serve per soddisfare le esigenze di trasparenza dell’attività amministrativa, anche se non vi è alcuna regola legislativa che ne comporti l’inefficacia in pendenza di pubblicazione. Questa vicenda è a conoscenza dei vari consiglieri , e anche del segretario generale dell’ente Luigi Martino il quale in qualità di dirigente con delega alla trasparenza ha voce in capitolo e responsabilità. Perché la pubblicazione all’albo pretorio del Comune è prescritta dall’art. 124 del Testo Unico per tutte le deliberazioni del Comune e della Provincia ed essa non riguarda solo le deliberazioni degli organi di governo, consiglio e giunta comunale, ma comprende anche le determinazioni dirigenziali, esprimendo la parola “deliberazione” ab antiquo sia risoluzioni adottate da organi collegiali che da organi monocratici ed essendo l’intento quello di rendere pubblici tutti gli atti degli enti locali di esercizio del potere deliberativo, indipendentemente dalla natura collegiale o meno dell’organo emanante . Cinquecento determine non sono poche, perché in questi 500 atti sicuramente saranno altrettanti temi importanti che la cittadinanza ha il diritto di conoscere.
Un problema in più che si aggiunge alla già sfiduciata cittadinanza nei confronti dell’amministrazione comunale.
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