Non è passata inosservata, al momento della presentazione del calendario degli eventi previsti dal Comune per il periodo delle festività natalizie, l’assenza del Capodanno in Piazza voluto fortemente e ideato nel 2013 dall’ex candidato Sindaco Ciro Guerriero. Dopo le prime edizioni, la festa del 31 dicembre non è diventata un appuntamento “istituzionale” nelle festività dei casertani e, negli ultimi anni, era stata la pandemia da Covid a impedirne l’organizzazione. A prevalere in queste ultime settimane, però, sono state considerazioni di natura diversa da quelle sanitarie, seppur altrettanto serie. L’esplosione del nuovo conflitto tra Israele e Hamas e il riaccendersi dell’allerta terrorismo richiede un surplus di attenzione ai temi della sicurezza nei luoghi pubblici. Ne è convinto il vicesindaco Emiliano Casale che conferma la scelta di non organizzare un appuntamento istituzionale in occasione della notte di San Silvestro. «Sicuramente per motivi di sicurezza non abbiamo previsto festeggiamenti in piazza» sostiene Casale convinto che manchino tempi e presupposti anche per l’intervento dei privati. «Ci sarebbero molti fattori – continua – da valutare prima di autorizzare una iniziativa del genere. C’è un tema di sicurezza ma anche della qualità dell’offerta che si vorrebbe realizzare e del luogo più idoneo per ospitarla».Per ora l’amministrazione è impegnata a garantire la disponibilità dei servizi e il decoro della città per le imminenti festività, in primis la riapertura del parcheggio “Pollio” annunciata dal sindado e confermata da Casale. Il calendario di eventi finanziati dalla Regione punta a valorizzare le zone storiche della città con spettacoli musicali e opere viventi, come il recupero del tradizionale presepe nella borgata della Vaccheria. Ai commercianti resta l’onere di preoccuparsi dell’installazione delle luminarie natalizie e di organizzare ulteriori iniziative ricreative da innestare nel calendario istituzionale. Le associazioni dei commercianti scevri di iscritti non comunicano con le residue attività commerciali, ma siedono ai tavoli istituzionali, hanno ormai da anni costretto alcune attività a riunirsi in comitati che continuano a non approvare la scelta dell’amministrazione di non montare le luminarie in strada, contesta anche il fatto di non essere stata mai coinvolta.
“Il Comune ha deciso di non installare le luminarie natalizie senza neanche ascoltare il nostro parere. Un chiaro segnale che l’amministrazione non vuole avere nessun dialogo con noi”. Bastano queste due frasi pronunciate da un gruppo di commercianti di Via Acquaviva per capire il clima che si respira nell’altra parte di città (da dove escono i voti) in questo periodo di festività. “Le associazioni del Commercio – prosegue – che dovrebbe portare avanti le nostre istanze risulta non pervenuto, così come il Sindaco, al quale da tempo abbiamo chiesto un incontro senza aver ricevuto risposta. E quei pochi eventi che si stanno svolgendo sono opera dei nostri comitati“.
E ancora. “Il commercio di Caserta è abbandonato a se stesso, nonostante le nostre proposte e richieste di rivitalizzare e rendere la città più attrattivo. E per tornare alle luminarie pensiamo che questi addobbi non avrebbero avuto un grosso assorbimento di energia e quindi anche i costi sarebbero stati decisamente contenuti”. Al posto delle luci, l’amministrazione guidata da Carlo Marino ha deciso invece che gli eventi natalizi a Caserta saranno nel segno di Luigi Vanvitelli, il genio che, con il suo talento visionario, ha scritto la storia della città e di cui quest’anno si celebra il 250esimo anniversario della morte. Dall’8 dicembre al 7 gennaio, la città sarà animata da una serie di iniziative dall’alto contenuto culturale, ma ci sono forti dubbi. Il Comune ha ottenuto un finanziamento regionale di 250mila euro, finalizzato alla realizzazione di eventi teatrali “itineranti”, diffusi nelle zone storiche della città, e di spettacoli musicali che interesseranno le aree più significative. In particolare, grande attenzione sarà dedicata al centro storico, oltre che ad altri luoghi simbolo quali San Leucio (in primis il Belvedere), Vaccheria e Casertavecchia.
. Riconfermato anche il puntuale intervento economico della Camera di Commercio che si occuperà dell’installazione dell’albero di Natale in piazza Margherita e contribuirà alle luminarie sul Corso Trieste e in via Mazzini. Decisione, quest’ultima, che fa storcere il naso ai commercianti delle altre strade del centro storico costretti ad autotassarsi per coprire le spese, come già avvenuto in via San Carlo dove, su iniziativa del locale comitato degli esercenti, si tenta di tenere il passo con l’organizzazione delle festività rispetto alle altre aree del capoluogo. Natale che non sarà scevro da polemiche come quelle, già annunciate, da Ciro Guerriero e condivise dal consigliere Pasquale Napoletano pronto a presentare una interrogazione sulle modalità scelte per organizzare il calendario di attività al via l’8 dicembre. L’esponente di Fdi vuole vederci chiaro sulle tempistiche troppo ridotte degli avvisi dell’Ente e che avrebbero escluso dalla partecipazione alla presentazione delle proposte diversi operatori del settore.
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