Non avete pagato il bollo auto, forse perché ve ne siete semplicemente dimenticati. E ve ne siete ricordati 5 minuti prima di una partenza urgente. Avete comunque il diritto di circolare? Oppure, qualora veniate fermati da Polizia o Guardia di Finanza a un posto di blocco, rischiate multe e sequestro auto? Inoltre, gli autovelox e i tutor, nelle loro rilevazioni, controllano anche i mancati adempimenti ed effettuano le apposite segnalazioni a chi di dovere? Andiamo a rispondere a queste domande facendo un po’ di chiarezza sull’argomento.
Precisiamo subito una cosa. La Legge di Stabilità 2016 ha consentito l’introduzione di maggiori poteri a tutor e autovelox. Tali strumenti sono dunque finalizzati non solo per segnalare gli eccessi di velocità, ma anche per verificare se le auto che passano sotto i loro sensori siano a posto con l’assicurazione. Basta dunque un semplice controllo della targa per capire se l’auto è munita di apposita RC Auto, o se quest’ultima sia scaduta e non sia stata rinnovata. Tuttavia tali controlli hanno subito dei ritardi a causa dei tempi di messa a punto degli strumenti.
Va ricordato però che se un’auto viene pizzicata senza assicurazione, le sanzioni possono essere pesanti. Partendo da una base di 841 euro si può arrivare a superare anche i 3.000 euro di multa. Ques’ultima potrebbe poi essere ridotta in caso di ravvedimento subitaneo dell’automobilista, che avrà 15 giorni di tempo per mettersi in regola. Nel caso in cui entro 30 giorni non sia stata ancora regolarizzata la posizione assicurativa del veicolo, allora la sanzione s’inasprisce con l’obbligo di demolizione e radiazione del veicolo, intanto posto sotto sequestro.
A differenza dell’assicurazione, il bollo auto non è passibile di questi controlli tecnologici, neppure se il fermo avviene fisicamente, come ad esempio in caso di controllo a un posto di blocco, né la Polizia né la Guardia di Finanza possono fare nulla. Insomma, non controlleranno se il bollo auto è stato pagato. L’evasione di questo pagamento, infatti, non impedisce al veicolo di continuare a circolare. Spetterà invece alle Regioni, o all’Agenzia delle Entrate in caso di Regioni a statuto speciale, richiedere la riscossione del debito tramite apposita procedura.
In caso di bollo auto non pagato in tempo, entro i 12 mesi dalla scadenza dell’imposta si può optare per il ravvedimento operoso. Un regime che consente al contribuente di mettersi in regola con il pagamento della tassa, al quale andranno aggiunte delle sanzioni ridotte. L’entità di queste ultime dipenderà prevalentemente dai tempi nei quali ci si mette in regola.
- Entro 2 settimane: sanzione 0,1% dell’importo per ogni giorno di ritardo;
- Entro 15-30 giorni: 1,5% dell’importo;
- Dai 31 ai 90 giorni: 1,67%;
- Entro 91-365 giorni: 3,75%;
- Oltre 1 anno: 30% di sanzione più interessi moratori per ogni semestre di ritardo.
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