L’avvocatessa Roberta Maiello rappresenta l’articolo 24 della Costituzione ed è il primo volto del calendario “Donna inDifesa” 2019, realizzato dall’avvocato napoletano Sergio Pisani e dal fotografo Giancarlo Rizzo, con la bravura della make up artist, Giuliana Giuliani.
L’articolo ricorda che la difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Seguono altri 11 scatti di professioniste che hanno associato il loro volto ad altrettante norme del codice penale, che descrivono le varie forme di violenza che vedono vittime le donne.
A seguire gli altri mesi e reati: Manuela Montella (febbraio, art. 570 c.p.); Emilia Russo (marzo, art. 589 bis c.p.); Daniela Pasquali (aprile, art. 171 ter legge 633/41); Caterina Sanfilippo (maggio, art. 609 undicies c.p.); Cecilia Gargiulo (giugno, art. 452 quater c.p.); Ilaria Grumetto (luglio, art. 609 bis c.p.); Federica Marciano (agosto, art. 544 ter c.p.); Ritassunta Catalano (settembre, art. 580 c.p.); Claudia Salzano (ottobre, art. 589 c.p.); Jessica Vitagliano (novembre, art. 612 bis c.p.). A dicembre ecco l’art. 604 del codice penale, impersonificato da Giovanna Sestile.
Il calendario, spiega l’ideatore, vuole impugnare simbolicamente quella decisione, «mettendo in risalto la figura della donna avvocato, non più soggetta alle stupide discriminazioni di un tempo ed oggi sempre più protagonista di una delle più nobili delle professioni».
Ovviamente non sono mancate le polemiche perché l’iniziativa ha sollevato un polverone di critiche da parte degli utenti dei social, tra chi si sente risentita per essere “rappresentata da queste sgallettate” e chi sostiene che il calendario “offende gli avvocati e le avvocate”.
E c’è anche chi sostiene che le avvocatesse siano “povere fanciulle strumentalizzate da Pisani”.
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