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Arrestata la banda che truffava gli anziani

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Arrestata la banda che truffava gli anziani

 

CASERTA – I Carabinieri della Compagnia di Caserta, dalle prime ore del mattino, stanno dando esecuzione a 15 misure cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di altrettanti soggetti, tutti napoletani, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al reato di truffa in danno di anziani. L’indagine, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere ha consentito di scoprire 37 truffe, perpetrate in tutta la regione Campania in danno di anziani nel periodo ricompreso tra giugno e ottobre 2016, che hanno fruttato al sodalizio criminale oltre 40.000 Euro, in contanti.

Le investigazioni, in particolare, hanno consentito di disvelare la stabile ed articolata struttura organizzativa dell’associazione criminale, caratterizzata da due livelli:
– il primo livello composto dagli associati preposti all’individuazione delle vittime, alla raccolta di informazioni sulle loro quotidiane abitudini di vita, alla pianificazione della truffa ed al coordinamento di tutte le attività propedeutiche e strumentali alla fase esecutiva del reato;
– un secondo, ma non meno importante livello, composto dai soggetti preposti alla esecuzione della truffa.
L’ingegnoso sistema di raggiro messo a punto dal sodalizio criminale consisteva nelle seguenti fasi:
– la preliminare individuazione della vittima, con l’acquisizione del numero di telefono e la individuazione dell’abitazione;
– nella successiva c.d. “tecnica della telefonata”, attraverso cui l’interlocutore, presentandosi alla vittima (di solito, persona in età avanzata e che, nella maggior parte dei casi, vive sola) come parente/familiare ed il più delle volte chiamandolo “nonno, zio, ecc.” instaurando così un colloquio di tipo familiare, chiedeva soldi per un oggetto che sarebbe stato, da li a poco, consegnato da un corriere, previo versamento di una somma di denaro oscillante tra i 1.000 ed i 3.000 euro; in tal modo, la banda dei truffatori superava la resistenza psicologica della vittima, che, evidentemente, si fidava dell’apparente familiare da cui era stata contattata telefonicamente e che, di conseguenza, si preparava il terreno per la terza ed ultima fase;
– la fase finale consisteva, poi, nel ricontattare la vittima, dopo pochi minuti, simulando di essere il corriere deputato a recapitare il plico. Carpita l’indicazione che rappresentava spesso la conferma dell’ubicazione dell’abitazione ed una volta raggiuntala, il finto corriere consegnava il plico, contenente di solito un bagno schiuma o calzini, ovvero ancora materiale informatico (mouse), ricevendo in cambio il denaro in possesso dell’anziano. Talvolta, in cambio del plico, gli indagati ricevevano anche degli oggetti in oro. Durante l’esecuzione della fase operativa, chi era deputato alla mansione di coordinamento delle attività aveva il compito di mantenere i contatti telefonici con la vittima, finalizzati sia ad assicurarsi che quest’ultima non si rivolgesse a parenti o conoscenti che a fornire indicazioni su come raggiungere l’abitazione e sul nome del nipote della vittima che nel frattempo era riuscito a carpire nel corso del colloquio telefonico. Sovente, per impedire ulteriori contatti telefonici degli anziani con i propri familiari, i truffatori erano altresì in grado di sospendere temporaneamente il traffico telefonico delle medesime vittime. Da segnalare è la poca propensione delle vittime a denunciare. Infatti, l’essere considerati non più autosufficienti e bisognevoli di assistenza ha scoraggiato molti anziani dal sporgere denuncia, agevolando così gli indagati, liberi di agire indisturbati.
Già nel corso dell’attività sono stati tratti in arresto, nella flagranza di reato, cinque soggetti e denunciate in stato di libertà tre persone. Le indagini, infine, hanno consentito di ricostruire il ruolo organico ricoperto da tre minorenni all’interno dell’associazione per delinquere incriminata, per i quali procede l’autorità giudiziaria competente.

VIDEO dell’arresto

 

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