Maturità 2023, il Ministero dell’Istruzione la cambia di nuovo. E’ il sesto cambiamento in sei anni, fa notare Francesco Andreozzi . Significa che tutti negli ultimi 6 anni, i maturandi si sono trovati ogni volta un impianto d’esame diverso da quello dell’anno precedente. La conferma della modifica dell’esame di stato 2023 è arrivata lo scorso giovedì, con il decreto ministeriale in cui son state rese note le materie.
Quindi, un nuovo cambio di rotta da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito per quanto concerne l’esame di maturità, che quest’anno sarà composto da due prove scritte ed una prova orale. Pare si alleggerisca il giudizio sul completamento delle ore di PCTO, ma sarà, comunque, necessario lo svolgimento delle prove invalsi per l’ammissione. La commissione torna ad essere mista, formata, dunque, da presidente esterno, tre membri interni e tre membri esterni.
Francesco Maria Andreozzi , rappresentante d’Istituto ITI-LS F. GIORDANI ed ex candidato al Forum dei Giovani di Caserta con Gioventù Casertana, fa sapere: “Credo che il ritorno ad una maturità più rigida, come quella antecedente l’emergenza pandemica, sia un salto troppo grande, specie per la difficoltà che riscontreremmo noi maturandi provenienti da 3 anni caratterizzati da chiusure e didattica a distanza. Non abbiamo avuto modo di approfondire nel migliore dei modi i concetti che avremmo dovuto svolgere in questi anni e questo ci rende un po’ meno pronti, soprattutto a livello morale, ad una maturità del genere. Credo, inoltre, che l’esame di maturità sia una tappa importante per tutti gli studenti, non solo perché rappresenta la fine di un percorso scolastico durato ben 5 anni, ma, soprattutto, perché può essere l’inizio di una nuova vita, universitaria o lavorativa che sia. Ciò detto, sono convinto che l’esame di stato non possa sintetizzare in due prove scritte ed una orale 5 anni di crescita sia umana che culturale. È vero che durante il colloquio orale dobbiamo dare prova della nostra “maturità”, ma è anche vero che dare prova di quanto si vale in una sola prova è impossibile, soprattutto considerando che come interlocutori avremo docenti che non abbiamo mai incontrato. Concludo augurando il meglio a tutti i Maturandi, CE LA FAREMO!”
Ecco come sarà l’esame di maturità 2023 e, come saranno le prove
Le novità dell’esame di Maturità 2023 e riguardano l’ammissione, gli scritti, l’orale, la commissione e il punteggio. Vediamole tutte.
- Requisiti di ammissione: Per poter sostenere l’esame di Stato occorrono la frequenza per almeno 3/4 del monte ore annuale personalizzato, il 6 in tutte le discipline, condotta inclusa (con un 5 l’ammissione è decisa dal consiglio di classe) e aver partecipato alle prove Invalsi (italiano, matematica, inglese). L’ex alternanza scuola-lavoro (oggi Pcto) non costituirà requisito di ammissione.
- Prima prova scritta: ovvero quella d’italiano, si terrà il 21 giugno ed è comune agli indirizzi. Si svolgerà allo stesso modo in tutti gli istituti, con durata massima di sei ore. Si sceglierà tra sette tracce che potranno fare riferimento all’ambito artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale.
- Seconda prova scritta: si svolgerà il 22 giugno, è decisa dal Ministero, e riguarderà una sola disciplina caratterizzante (latino per il liceo classico; matematica per lo scientifico, anche per l’opzione scienze applicate e la sezione ad indirizzo sportivo; lingua e cultura straniera 1 per il linguistico, ecc.). Fanno eccezione i professionali riformati con il Dlgs 61/2017: per loro quest’anno la seconda prova scritta riguarda le competenze in uscita e i nuclei tematici fondamentali di indirizzo alle stesse correlati.
- Colloquio orale: sarà su tutte le materie e si dovrà svolgere in chiave multi e interdisciplinare e in linea con le informazioni contenute nel curriculum dello studente. Nessuna tesina o elaborato, come negli ultimi anni. La commissione proporrà allo studente di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi ed il candidato è chiamato a collegare e argomentare in maniera critica e personale il tutto, anche utilizzando la lingua straniera. Si terrà conto del percorso didattico svolto dai ragazzi e delle indicazioni contenute nel documento di ciascun consiglio di classe. Predisposizione e assegnazione dei materiali avverranno all’inizio di ogni giornata di colloquio. Di PCTO si parlerà all’orale, con una breve relazione e/o un elaborato multimediale.
Commissioni e voto finale
Vediamo le modifiche all’assetto della commissione d’esame e come si calcola il voto finale questo 2023.
- Commissioni d’esame: tornano ad assumere l’assetto pre Covid. Saranno composte da un presidente esterno + scolastica, tre membri interni + tre membri esterni.
- Voto finale: resta espresso in centesimi, ma il credito scolastico tornerà a contare al massimo 40 punti. I restanti 60 punti saranno divisi in 20 punti massimi per prova (due scritti e l’orale). Si diventa maturi con un minimo di 60 punti ed un massimo di 100. La lode scatterà con voto unanime della commissione, se ottenuti tutti i cento punti senza bonus.
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