Comunicato Stampa dell’Associazione Mondragone Bene Comune
Premessa: Abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica, ai Ministri della Sanità e dell’Interno e al Presidente della Regione Campania affinché si accerti chi -e sulla base di quale protocollo- abbia deciso di ricoverare i cittadini asintomatici presso l’Ospedale di Maddaloni, come ha dichiarato nel suo ennesimo “comizio” il Consigliere Zannini(per altro privo di funzioni e competenze in merito). Una decisione che oltre ad essere fortemente discriminatoria ha determinato serie difficoltà a quell’ospedale e, soprattutto, reazioni di protesta che hanno messo in pericolo l’ordine pubblico e la sicurezza della città di Mondragone. Mentre però tutti hanno lo sguardo rivolto ai cosiddetti Palazzi Cirio e il Consiglio comunale continua a restare muto (l’avv. Romano non riesce a capacitarsi del fatto che non senta l’urgenza di convocarsi straordinariamente), gli “scassinatori” del bilancio comunale –come l’AMBC aveva facilmente previsto– cercano di utilizzare l’emergenza per togliersi vecchi e pesanti “buffi” e per scaricare il dissesto su quelli che verranno. E in piena crisi sanitaria e sociale con cortei di cittadini che scendono pericolosamente in strada, la Giunta Pacifico cosa fa? Si riunisce per deliberare provvedimenti in favore di famiglie ed imprese in grande difficoltà? Per approvare urgenti provvedimenti per fronteggiare la crisi sanitaria, sociale e ambientale che si è abbattuta sulla città? No, la Giunta si è riunita solo per approvare la richiesta di un’anticipazione di liquidità della bellezza di € 14.397.914,71 per pagare debiti che altrimenti non avrebbe potuto pagare, certificando così il dissesto ma scaricandolo sul futuro e spalmando altro debito – in barba alla recente sentenza della Corte Costituzionale – sui prossimi trent’anni (si, lo sappiamo, è previsto dal decreto, ma è comunque incostituzionale). Una schifezza, sulla quale ritorneremo con dovizia di particolari per dire con forza il nostro NO! Nel frattempo, una premessa, per cercare di far capire perché dobbiamo tutti occuparci dei nostri soldi. Il debito del comune di Mondragone (che questi signori vogliono aumentare) è in parte illegittimo e, soprattutto, è la causa del degrado della città e della sua lenta agonia. L’AMBC ha ripetutamente puntato il dito contro i responsabili del debito che si è accumulato a causa di una massiccia evasione ed elusione, mai seriamente combattute e anzi troppo spesso tollerate, di una spesa fuori controllo, allegra, inutile e clientelare (per anni hanno speso soldi che non avevano) e di operazioni discutibili di indebitamento (prestiti), in qualche caso dichiaratamente illegittime. “Quando il debito pubblico è odioso e illegittimo, ha sottolineato l’avv. Giovanni Romano, perché contratto con la consapevolezza e la complicità dei creditori contro l’interesse e a danno dei cittadini, c’è un legittimo diritto di resistenza del debitore per sottrarsi alla dittatura della finanza sui diritti”. “Una delle cause della crisi del bilancio del comune di Mondragone, ha aggiunto Giovanni Caprio dell’AMBC, va senz’altro rinvenuta nella finanziarizzazione e speculazione sul debito e nell’aumento degli interessi passivi. Non si può continuare ad affidarsi ad operazioni di galleggiamento, il bilancio ha la necessità di diventare politico (e, quindi, totalmente pubblico, trasparente, noto e certo), di ritornare ad essere la piattaforma della Politica Locale e il Patto di Comunità per uscire fuori dalla crisi. E la prima iniziativa politica che va messa in piedi è la revisione del debito pubblico del Comune di Mondragone. L’attuale debito, per esempio, deve essere depurato– ha rimarcato Giovanni Caprio – dei contratti di acquisto dei “derivati” e altri simili “prodotti finanziari”, che sono illegali o non esigibili anche alle luce della recentissima Sentenza della Corte di Cassazione n. 8770/2020, che ha dichiarato nulli tutti i derivati sottoscritti dai Comuni senza essere stati approvati da apposita delibera di Consiglio Comunale. Abbiamo denunciato pubblicamente questicontratti derivati e abbiamo fatto conoscere questa storica sentenza. Ma nessuno reagisce! Non c’è partito, movimento, associazione, parrocchia o prelato, gruppo organizzato, giornalista o cronista, che dica o scriva qualcosa o che organizzi una pubblica manifestazione o una protesta. C’è ancora un diffusissimo disinteresse nei confronti del bilancio, ha continuato Giovanni Caprio, che fa male alla democrazia locale. Per l’ambiente, la cultura, i servizi pubblici, lo sport, il welfare, le discariche, i roghi e i palazzi Cirio abbiamo associazioni e gruppi che agiscono e a volte addirittura protestano. Del bilancio comunale, che rappresenta la sintesi dell’ambiente, delle discariche abusive, dei roghi, dei pubblici servizi, della cultura, dello sport e del welfare, nessuno, invece, se ne occupa. Ma non ci sono solo i derivati.Dobbiamo dire e considerare come ingiusto debito, ha sottolineatoGiovanni Caprio, anche quello che deriva da contratti di mutuo stipulati a tassi di interesse fuori mercato. Pensiamo, per esempio, ai finanziamenti contratti con Cassa Depositi e Prestiti, che con la privatizzazione avvenuta nel 2003 ha smarrito la primaria funzione di Ente pubblico proteso alla raccolta del risparmio privato per finanziare opere di pubblica utilità, comprese quelle degli enti locali. Quella di CDP è una situazione surreale in cui i risparmi dei cittadini vengono utilizzati non per i servizi pubblici o per opere pubbliche ma per aumentare gli utili e la liquidità dellaCDP la cui compagine societaria è composta da circa l’84% dal Ministero dell’Economia e Finanze e dalle Fondazioni bancarie per il restante 16%. E Cassa Depositi e Prestiti ha applicato sui nostri mutui tassi fuori mercato oscillanti tra il 4 e il 5 per cento, laddove i tassi attuali viaggiano intorno all’1”. “Di tutto ciò, ha concluso il portavoce Gianni Pagliaro, abbiamo già detto, anche riprendendo le proposte di ATTAC Italia: https://www.v-news.it/mondragone-lambc-sui-contratti-derivati-non-si-e-intervenuti-per-ignoranza-o-per-complicita/. Del nuovo debito di oltre 14milioni di € diremo. E diremo anche delle nuove assunzioni presso il comune che mentre vi fanno guardare i Palazzi Cirio stanno “cucinando”. Prima o poi- come è successo con il C.O.C. –anche sul bilancio avremo ragione. Temiamo però che potrebbe essere- come per il C.O.C. – troppo tardi”.
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