Capua – Quando il topo viene ‘beccato’ nella dispensa ad azzannare un pezzo di formaggio, la sua prima reazione è quella di scappare per evitare di fare la fine del sorcio. Anche le elezioni comunali di Capua, dove tra due settimane si celebrerà il ballottaggio tra Adolfo Villani e Fernando Brogna (non proprio la fiera delle ‘novità’), hanno il suo ‘sorcio’. Ad interpretarne la parte è Salvatore Mastroianni, il coordinatore provinciale della Lega Nord che, nella giornata di oggi lunedì 13 è stato cacciato dalla sezione numero 8 dove stava svolgendo le funzioni di rappresentante di lista per una delle liste dell’avvocato Brogna.
Il ‘sorcio’ era entrato nella dispensa sbagliata, visto che, essendo residente a Santa Maria Capua Vetere (dunque iscritto nelle liste elettorali di quel Comune) non avrebbe mai potuto svolgere la funzione di rappresentante di lista nel comune di Capua.
Eppure Mastroianni, come da documentazione allegata, ha ricevuto l’accredito ufficiale dal delegato della lista ‘Insieme per Capua’, Michele Vittorelli, per ‘difendere’ i voti dell’avvocato candidato del centrodestra ‘mascherato’. A margine bisogna dire che non ha commesso errori, stavolta, l’autenticatore della documentazione di Brogna, il consigliere provinciale Maurizio Del Rosso.
La richiesta di iscrizione ai seggi, pervenuta alla sezione 8 dalla segreteria generale del Comune di Capua non è stata verificata da nessuno. Legge bucata, Mastroianni imbucato ma, dopo essersi speso non poco per far annullare le schede degli avversari di Brogna, è stato segnalato dagli altri rappresentanti di lista e costretto a fare la fine del ‘sorcio’, in fuga dal plesso elettorale.
Un’anomalia notevole nel sistema elettorale delle comunali e che potrebbe essere solo uno tra i tanti casi. Quanti rappresentanti accreditati a ‘difendere’ i voti (e ad ‘aggredire’ quelli degli avversari) si sono ‘imbucati’ dagli altri comuni? Questa la domanda a cui dovrebbero rispondere gli uffici comunali di Capua.
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