Alta sartoria a Palazzo Castropignano Abiti su misura per clienti affezionati. Il 12 Aprile p.v. scadranno i termini per la presentazione delle offerte per partecipare al bando di gara per l’assegnazione del servizio di riscossione dei tributi per i prossimi anni.
Una gara non la chiamerei, quella dei tributi, che già si considera da tempo aggiudicata a monte. La gara-vestito deve essere a pennello, calibrato su misura e mettendo adeguatamente a posto le carte, si fa tombola. Analizzando i requisiti e condizioni che parlano da soli se vi ponete la domanda anche il meno acculturato troverebbe la risposta in un sol nome. Ecco i punti portanti:
- C’è quello dell’iscrizione all’albo degli operatori abilitati alla riscossione con capitale sociale pari o superiore a 5 milioni di euro. E già qui, i 5 milioni di euro rappresentano un elemento iniettato attraverso una valutazione meramente discrezionale;
- Aver realizzato nel triennio 2013-2015 un fatturato pari o superiore a 16 milioni 780 mila euro. Chissà perchè non di 15 milioni 781 mila euro e 23 centesimi o 24 o 25. No, proprio di 16 milioni 780 mila euro;
- L’azienda deve aver svolto nel triennio lo stesso servizio per un Comune con abitanti pari o superiore a quello di Caserta. O in mancanza aver lavorato in tre Comuni che messi insieme sommano una popolazione pari a quella di Caserta. Però almeno uno deve essere di almeno 50 mila abitanti;
- Per concludere, il bottone o la cerniera. La blindatura totale che mette al riparo da ogni sorpresa i tanti entusiasti sostenitori della Publiservizi che hanno nel neo assessore ai lavori pubblici e alla Ecocar, Franco De Michele, la loro icona. Un rapporto tra attivo e passivo corrente relativi ai bilanci del triennio pari o superiore a 1,5. Requisito che deve essere posseduto da ogni singola azienda anche se associata in consorzio. Se questo non è un’abito fatto ad hoc, per vincere facile. Penso male…a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.
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