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Alla Reggia di Caserta Star Wars Day… altro che forza, con che coraggio!

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CASERTA – Turisti quasi increduli quando hanno visto arrivare le armate della 501esima legione, quella di Star Wars, con i costumi che George Lucas utilizzò per girare gli episodi I e II proprio nel monumento vanvitelliano.

La Reggia, è partner dell’iniziativa e promotrice di una vera e propria Star Wars Experience.

Ogni 4 maggio in tutto il mondo si festeggia lo Star Wars Day, la giornata dedicata a tutti i fans della saga stellare: la ricorrenza si deve alla singolare assonanza della data espressa in inglese, ossia “May the fourth” (quattro maggio), con il celebre motto Jedi “May the force be with you” (Che la forza sia con te).

A Caserta, la Reggia gli è stato abdicato il suo ruolo culturale, grazie alla complicità del regista Ciro Sapone che ha collaborato con Lucas alle scene girate nella Reggia, centinaia di turisti che affollavano la Reggia e gli appassionati di Star Wars, hanno potuto incontrare incontrare i loro beniamini: da Darth Vader a Han Solo, dalla principessa Leila ai mitici Stormtrooper, e scattare un selfie.

Confessiamo di avere avuto anche noi, un sussulto quando abbiamo saputo e visto quello che è capitato alla Reggia sabato 5 maggio.

Il tutto, assolutamente non giustifica che la Reggia, venga fatta abdicare dal suo ruolo culturale, ospitando, come quella di sabato, manifestazioni di sola immagine e di intrattenimento puerile che con il nostro massimo museo e bene Unesco – come, spesso a vanvera, si usa ripetere – non hanno all’evidenza niente da spartire. Al quale solo si addice la convenienza, il prestigio e l’elevatezza di ogni iniziativa e non certo di intrupparvi chiunque lo voglia.

Intanto in città, c’è chi  ci assicura che qualche fervida mente manageriale della direzione museale, in questo clima di pochezza, non organizzi una Escape room nella sala del trono, un Bungee jumping dal balcone reale, o un Labyrinth games nell’appartamento di Murat. E nel bosco e nel parco non si tengano combattimenti di Paintball (la guerra con i fucili che sparano palline di vernice gialla) o i più pacifici nascondino alla Castelluccia, la caccia al tesoro o la corsa nei sacchinei prati.

E chi ci salverebbe dall’isola dei famosi tenuta sull’isolotto della Peschiera grande, presentata, per il massimo risalto mediatico di Caserta, dalla Barbara d’Urso nazionale con l’assistenza, perché no, dalla “signora della pelliccetta“, già nota al grande pubblico, quale risorsa locale e peraltro già ospite della famosa conduttrice per la nota vicenda del capo coprispalle fallato. Un tripudio.

Dobbiamo sottolineare che il comitato scientifico della Reggia di Caserta, è clamorosamente assente e non si comprende che ci stia a fare se non vengono osservati e salvaguardati dei profili, e le cose sono state portate a questo punto. Qualcuno ci saprebbe dire dove siano finiti la classe intellettuale, gli storici dell’arte, i cultori delle nostre vestigia, casertani. Nessuno di essi ha niente da dire ?

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