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Al club a luci rosse Elisir di Alife tanti personaggi pubblici e politici

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CASERTA – Personaggi pubblici, professionisti, tra cui un noto odontoiatra casertano , ma non solo: passando al setaccio, una per una, la miriade di intercettazioni riguardanti le comunicazioni tra i gestori del club a luci rosse Elisir di Alife e i tanti clienti che vi affluivano, leggendo le inserzioni, pubblicate anche su un famoso giornale del settore, Fieracittà, si scopre, infatti, che dai vari luoghi, soprattutto della provincia di Caserta, arrivavano anche altri professionisti, non solo medici, personaggi pubbici in vista e anche politici.

La circostanza non si deduce ma si assorbe direttamente da ciò che Pino Fallarino, vero dominus del sistema, dice a un cliente di Mondragone, un certo Eduardo, che lo contatta per conoscere tutte le procedure di ingresso al club.

Fallarino rivolge a Eduardo una domanda sul suo luogo di provenienza. Poi, quasi a giustificarsi per quella che potea essere considerata una domanda troppoindiscreta che andava la di la delle informazioni volontariamente rese dal cliente allo scopo di farsi indicare la strada per raggiungere il sito, spiega al suo interlocutore: “Per non rischiare di fare brutte figure con voi, vogliamo sapere il paese perchè potrebbe capitare o un politico o una persona molto in vista del posto, allora per una necessità diciamo di riservatezza, dobbiamo come dire impedire che altre persone che provengono dallo stesso posto possano entrare in quell’ambiente.”.

Spiegazione illuminante che lascia capire che il problema esisteva e quando esisteva il club a luci rosse faceva in modo di porre ogni condizione affinchè il politico o l’uomo pubblico non fosse sgamato.

Arrivavano da tanti luoghi del meridione d’Italia e anche del centro Italia, i client di Elisir. C’erano anche i camionista che, in qualche circostanza Fallarino andava a prelevare personalmente nelle aree di servizio. Arrivavano da Spinazzola quindi anche alla provincia di Bari, ma il grosso era casertano. Al riguardo va segnalata una prenotazione attraverso una telefonata, fatta da un non meglio precisato “uomo di Casal di Principe“.

  

 

 

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