CASERTA – La consistenza dei due nomi finora fatti come proposta di candidatura del ‘modello Maresca’ porta, inevitabilmente, a porsi delle domande.
I partiti del centrodestra trattano con Italia Viva, Oliviero e Zannini per costruire una alternativa alla coalizione che Carlo Marino vuole schierare in campo?
La risposta è senz’altro affermativa. Il nome di Tommaso De Simone è certamente di peso, così come quello di Pulcino può accontentare i tanti che, da posizioni opposte, intendono unirsi per battere Marino.
Difficile da scoprire, per ora, sono gli orientamenti dei consiglieri comunali e grandi elettori malpancisti del centrodestra che potrebbero essere interessati, e non poco, ad una soluzione di più vasta portata per giocarsi, con maggiori possibilità, il rientro in consiglio.
Al di là delle manifestazioni di simpatia e dei ‘ci penserò’ non sono infatti finora riusciti ad andare né Pio Del Gaudio, né Ciro Guerriero.
Il primo non ha ufficializzato alcun nome di ‘peso’, il secondo, malgrado i tentativi di intercettare i malpancisti, si è trovato le porte chiuse.
Per Guerriero, a differenza di Del Gaudio, il problema è il seguente: i consiglieri eletti e i portatori di voto ritengono una vera e propria ‘diminutio’ accordarsi al candidato di Caserta Kest’è, anche se, arrivati a marzo, resta l’unico ‘non politico’ di centrodestra ad aver avuto il coraggio di presentarsi per la fascia, con una lista per molti, ma non per tutti, atto di coraggio e, forse, di fede, che è mancato a tanti malpancisti ancora indecisi sulla collocazione elettorale.
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