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Aggredita la nota cantante Baby K ad un suo concerto

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di gianclaudio  de zottis

La nota cantante Baby K (o KEI) è stata ferita durante uno dei suoi concerti per la precisione a Teramo

Baby K, pseudonimo della rapper italiana Claudia Judith Nahum, ferita dopo il concerto a Teramo. “Sono andata in ospedale, devo cancellare i prossimi show”. La cantante è stata ferita dopo un concerto lampo, durato una ventina di minuti e cominciato con un’ora e mezza di ritardo, al parco fluviale di Teramo. La vicenda, raccontata sui social dall’artista e ripresa dai media locali è avvenuta venerdì 28: al termine dell’esibizione, nella calca, tra le persone che chiedevano foto e selfie, una donna l’avrebbe colpita con violenza, provocandole un trauma al seno. E la rapper attacca la polizia: “Che è li proprio per mantenere e gestire l’ordine e invece ha fatto il contrario”.

 

“Le forze dell’ordine – racconta Baby K, famosa per il singolo Roma-Bangkok realizzato con Giusy Ferreri e che ha venduto oltre 500.000 copie nel Paese nel 2015 – hanno aperto le transenne in un terreno con dei dislivelli dove io continuavo a cadere. Si è creata una tale calca, avevo bambini alle ginocchia e continuavo a ripetere che qualcuno poteva farsi male. Lì sono stata caricata da una donna, mi ha caricato in maniera così forte che ho subito un trauma al seno. Sono andata in ospedale. Sono nera: devo cancellare i prossimi show. Molti sono esteri e ho aspettato otto anni per fare questi show all’estero”.

“La mia – aggiunge – non è una lamentela relativa al fare le foto. Amo i bambini, amo le persone che mi vogliono bene. Ma c’è una cosa che sta sfuggendo di mano: non è possibile non mettere la sicurezza al primo posto e rischiare situazioni di follia e di grande pericolo per delle foto. Non è possibile che questa cosa non interessi a nessuno tranne che a me. Che siano le forze dell’ordine a creare questo caos è inaccettabile”, conclude Baby K. Sui social, oltre a tanti commenti di solidarietà, non mancano le polemiche di chi critica l’artista e mette in dubbio che le cose siano andate davvero come da lei raccontato.

L’altra sera sono andata a Teramo e la Polizia, che è lì proprio per gestire e mantenere l’ordine, ha deciso di fare il contrario del suo mestiere. Ha aperto le transenne, in questo poco spazio dove c’era il mio van, con un terreno impossibile da calpestare, e si è creata una tale calca – avevo bambine e bambini che mi arrivavano al ginocchio – che continuavo a dire che qualcuno si sarebbe fatto male, ma a nessuno interessa, perché la cosa più importante è farsi una foto”, spiega la rapper. Poi, prosegue e arriva al momento dell’incidente: “Questa cosa, però, diventa veramente pericolosa per tutti. Sono stata caricata da una donna in maniera così forte che ho subito un trauma al seno. Era una signora di una certa età, di robusta costituzione, che, non volendo aspettare che finissi di scattare foto con i bambini, ha spinto tra la calca per arrivare a me, colpendomi (sicuramente involontariamente) fortemente al seno. Per cui, ieri, non riuscivo neanche a parlare dal dolore, sono andata in ospedale e mi hanno detto che…”. Fa una pausa Baby K, troppo provata dal rivivere quei momenti. Pochi secondi e ritorna a parlare: “Sono nera, devo cancellare i prossimi show, molti sono all’estero e stavano andando benissimo, per alcuni ho aspettato otto anni. La mia non è una lamentela nel fare le foto, io sono solo felice di guardare le persone negli occhi e vedere queste facce sorridenti che non vedono l’ora di farsi la foto con me: amo i bambini, amo le persone che mi vogliono bene, è una cosa che mi fa stare bene mentalmente e mi fa bene al cuore, però c’è una cosa che sta sfuggendo di mano: non è possibile non mettere la sicurezza al primo posto, non è possibile rischiare delle situazioni di follia, di grande pericolo per delle foto”. E conclude, puntando il dito conto le forze dell’ordine: “Tutto questo è avvenuto, perché la polizia ha aperto le transenne. Se non lo avesse fatto sarei riuscita a fare il mio senza rischi”.

 

Tanta rabbia ed amaro in bocca per quanto accaduto un gesto sconsiderato di qualche screanzato senza senso alcuno

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