Già da questa mattina, durante il consiglio comunale, si rincorrevano voci relativamente all’invio di un parere del collegio dei revisori dei conti sulla seconda delle tre delibere di bilancio che come ricorderete, l’amministrazione Marino dovrà approvare prima di Natale.
Sembra che i conti del Comune di Caserta dividono anche il collegio dei revisori, rendendo il parere sul Consuntivo 2018 una vera e propria scommessa.
Peccato però, che gli atti non sono stati consegnati ai consiglieri comunali essendo “costretti“ per questo motivo, nel pomeriggio, di chiedere spiegazioni al segretario generale Salvatore Massi, che ha confermato l’esistenza del parere ma che lo stesso è stato inviato al prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto per una “importante discrasia”.
Infatti, i revisori, si sono divisi e hanno firmato due verbali diversi.
Mentre uno è stato sottoscritto dal presidente del collegio Giuseppe Fattopace, il quale, evidenziando “l’incompletezza del bilancio per mancanza di inventari e lo scarso grado di affidabilità della contabilità economico-patrimoniale”, oltre ad un’altra lunga serie di rilievi, ha espresso parere negativo al Consuntivo 2018.
L’altro, è stato sottoscritto dagli altri due revisori Donato Toriello ed Antonio Tardio, che, nonostante hanno sottolineato alcuni aspetti del bilancio, non tanto chiari, hanno espresso parere positivo con riserva “limitatamente ai risultati della gestione finanziaria mentre riguardo al conto economico ed allo stato patrimoniale – scrivono – non è possibile attestarne la completezza ed attendibilità”.
Adesso “tocca” alla Prefettura di Caserta che dovrà chiedere, secondo quanto affermato dal segretario Massi, un unico verbale al collegio dei revisori “stando a quanto prescrive la legge”.
Tutto questo, potrà allungare i tempi per la convocazione del consiglio comunale per l’approvazione del Consuntivo 2017, Consuntivo 2018 e del previsionale 2019 sui quali pende la diffida del Prefetto che scade il 16 dicembre prossimo.
A tal proposito, il parere negativo espresso dal presidente del collegio dei revisori ha creato ulteriori tensioni in maggioranza, dove qualche consigliere pare stia iniziando a riflettere sulla “opportunità” di votare un bilancio “non certo perfetto” (come hanno sentenziato, all’unisono, i 3 revisori) iniziando a temere anche per possibili ripercussioni da parte della Corte dei Conti.
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