In Piazza Adriano a pochi metri dal noto Anfiteatro i vigili urbani hanno notato un filo…
più che filo un conduttore …un cavo !
Qualche privato o commerciante abbia ‘usufruito’ di corrente elettrica, hanno seguito il filo e le autorità competenti sono intervenute
Ricordiamo che in caso di furto di energia elettrica c’è prima una denuncia civile da parte della società fornitrice del servizio elettrico, che intima al pagamento immediato di quanto sottratto illegalmente negli anni, facilmente comprovabile tramite un’analisi storica dei consumi.
Ma oltre alla denuncia civile, c’è anche un processo penale, perché il furto di energia elettrica è perseguibile come reato, in base all’articolo 624 e 625 del Codice Penale come “Delitti contro il patrimonio”. Nello specifico, l’articolo 624 comma 2 recita che “Chiunque s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la multa da euro 154 a euro 516”.
Ma non solo: “Si considera cosa mobile anche l’energia elettrica e ogni altra energia che abbia un valore economico”. Così, se l’appropriazione del mezzo è fraudolenta – art. 625 comma 2 – scatta l’aggravante e la pena per il fatto previsto dall’articolo 624 è della reclusione da 1 a 5 anni e della multa da 103 euro a 1.032 euro.
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