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Il Sindaco di S. Maria Capua Vetere si candida per le Regionali ma la sua città è commissariata

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Santa Maria Capua Vetere – Ecco un resoconto di quanto sta accadendo nella città di  Santa Maria Capua Vetere. ssi cerca di delineare un quadro politico di quanto sta accadendo Gli eventi natalizi non distraggono i più dall’incerto futuro politico che attende la città di Santa Maria Capua Vetere. Nonostante il sindaco Antonio Mirra e la sua maggioranza abbiano candidato la città a Capitale Italiana della Cultura 2027, sono tanti i cittadini, più che gli esponenti di opposizione, a ritenere necessario un restyling completo dell’assetto viario della città oltre che una manutenzione del verde più costante e una maggiore sicurezza.

L’evoluzione politica per quel che riguarda la Provincia di Caserta ha portato uno scossone anche a Santa Maria Capua Vetere dove c’è stata la presa di posizione del primo cittadino nei confronti di colui che è stato il più breve presidente della Provincia della storia, anche se facente funzioni. Mirra ha dato il benservito a Gaetano Di Monaco perché esponente della Lega, seppur eletto in quota Socialisti in consiglio comunale e poi dichiaratosi indipendente. Un benservito che Mirra ha dato al consigliere solo quando il terremoto nel Partito Democratico stava deflagrando. La cacciata dal Pd di Gennaro Oliviero e di altri esponenti apre a Mirra uno spiraglio di luce come candidato, proprio con il supporto dei dem, a presidente della Provincia di Caserta. Un ruolo che il primo cittadino ha già corteggiato in passato e per il quale si candidò ma venne sconfitto da Giorgio Magliocca.

Un civismo popolare – quello su cui si basa la maggioranza – che non sta premiando il deus ex machina della politica sammaritana, almeno dal punto di vista dell’immagine. Tant’è che molti si chiedono se il sindaco, qualora non fosse certo di essere il prossimo presidente della Provincia, deciderà di candidarsi alle Regionali. Se questa ipotesi si tramutasse in realtà, Mirra dovrebbe lasciare il timone della città entro l’estate 2025, mettendo nelle mani di un commissario prefettizio la guida di Santa Maria Capua Vetere, nonostante abbia puntato tanto sulla candidatura dell’Antica Capua a Capitale Italiana della Cultura. In questo caso Mirra, agli occhi dei più, finirebbe per abbandonare Santa Maria Capua Vetere per favorire la sua carriera politica.

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