Orta di Atella – Aveva ridotto, a febbraio scorso, un giovane ventiduenne sulla sedia a rotelle passando sul corpo del malcapitato con la sua vettura dopo averlo investito per futili motivi collegati alla viabilità.
Ieri, dopo 9 mesi, è arrivata la condanna a dieci anni per tentato omicidio aggravato da futili motivi per il ventiseienne Raffaele Mundo, noto alle cronache soprattutto per essere il rampollo di Salvatore, alias ‘o mister, ras di Orta d’Atella.
Il giovane è stato condannato dal Giudice per le Indagini Preliminaripresso il Tribunale di Napoli Nord, con rito abbreviato, alla pena di anni 10
di reclusione per il reato di tentato omicidio aggravato da futili motivi,commesso nei confronti di L. F., 22 anni, del luogo. Mundo era ristretto in custodia cautelare in carcere, in esecuzione di decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso il 22 marzo 2024, dalla stessa Procura della Repubblica di Napoli Nord e convalidato dal giudice per le indagini preliminari.
Il giorno dopo il ferimento, il 7 febbraio scorso, si era recato in compagnia del proprio difensore presso la compagnia carabinieri di Aversa dove aveva fornito una versione di comodo dell’investimento, parlando di incidente casuale. Devastanti le conseguenze per la vittima che era uscito dall’impatto con una lesione al midollo spinale che lo aveva ridotto ad una invalidità permanente senza poter muovere più le gambe, perdendo anche la sensibilità dello sfintere e della minzione.
Le attività di indagine eseguite dai carabinieri della compagnia di Marcianise attraverso intercettazioni ambientali e in carcere, escussione di persone informate sui fatti, analisi dei sistemi di videosorveglianza e di telefoni cellulari hanno consentito di ricostruire l’esatta dinamica del grave episodio avvenuto il 6 febbraio scorso ad Orta di Atella.
Tutto nasce, secondo la ricostruzione dei militari da un diverbio per futili motivi.
Mundo, già noto alle cronache, non poteva, secondo il suo particolare modo di pensare, sopportare di tenersi un presunto sgarbo. Il giovane figlio del “mister” si metteva alla guida di un’autovettura dopo un diverbio con la vittima e la seguiva, travolgendola e schiacciandola contro un muro.
Il conducente, mentre ancora il giovane si trovava sotto l’autovettura, procedeva in retromarcia passando sul corpo della vittima. Nel corso dell’attività di perquisizione domiciliare e personale, svolta presso l’abitazione del Mundo, al momento del fermo, a marzo scorso, i militari rinvenivano la somma contante di 21.250 euro dei quali il giovane non riusciva a giustificare il possesso, nonché della cocaina, per un peso complessivo di 3,25 grammi, suddivisi in quattro dosi.
Il tutto sottoposto a sequestro penale. Dopo le formalità di rito, per Mundo si aprivano le porte della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Il 21 giugno del 2021, Mundo esplose un colpo di pistola contro un coetaneo incensurato. Il giovane, secondo le accuse, aveva dato appuntamento in via Vivaldi al coetaneo che si era recato all’incontro a bordo di una Renault Twingo guidata da un suo amico. Il figlio del boss scese dalla Mini Countryman, secondo la ricostruzione dello stesso ferito, puntò una pistola in direzione del coetaneo seduto sul sedile del passeggero ed esplose un colpo che lo raggiunse al braccio destro,
fuoriuscendo di striscio dall’addome dell’allora 23enne. La condanna mirrogata a conclusione del giudizio abbreviato ha riconosciuto la solidità dell’impianto accusatorio e la correttezza della contestazione operata dalla procura normanna.
Lascia un commento