In Consiglio Comunale, nella seduta del giorno 25 ottobre, è stata votata, tra le altre, la proposta di Costituzione del consorzio intercomunale ai sensi dell’art. 31 del D.LGS 267/2000 e s.m.i., con l’ approvazione della relativa convenzione, statuto e atto costitutivo.
Via libera quindi da parte dell’assise alla proposta della nascita del “Consorzio dei servizi sociali medio Volturno C09”. Il consorzio andrà a sostituire l’ambito C09 e comprenderà, una volta recepite le approvazioni degli altri comuni, i territori di Sparanise, Bellona, Calvi Risorta, Camigliano, Giano Vetusto, Pastorano, Vitulazio e Rocchetta e Croce, tutti ricadenti un tempo nell’ormai pensionato ambito C09.
La sede sarà nel palazzo dell’Udienza a Capua e vedrà proprio quest’ultima come comune capofila. La minoranza consiliare ha votato no alla proposta di costituzione del consorzio. È il consigliere comunale l’avv.to Fernando Brogna a spiegare la ragione del voto negativo. “La minoranza consiliare non è stata affatto coinvolta in una scelta importante che ha a che fare con i servizi sociali, settore nevralgico e che merita le opportune attenzioni perché c’è in ballo l’assistenza a tante persone che necessitano di supporto.
Quando si parla di servizi sociali, noi siamo favorevoli a qualsiasi tipo di iniziativa, perché è giusto che ogni ente, comune o regione a seconda delle rispettive competenze, si adoperi per offrire più servizi possibili alla comunità. Abbiamo appreso della proposta del costituendo consorzio qualche giorno prima la convocazione del consiglio comunale, comportamento questo già verificatosi altre volte e che ci ha impedito di prendere parte a tale decisione e di confrontarci con i colleghi della maggioranza, magari esprimendo anche qualche suggerimento e palesando eventuali perplessità. Altro aspetto è che il Consorzio prevede figure quali il presidente, il consiglio di amministrazione, il direttore generale, l’organismo di valutazione, i revisori dei conti, professionisti tutti che dovranno essere remunerati.
Se il sindaco ha ribadito, non solo nell’ultima seduta di consiglio comunale ma anche in altre occasioni, che il comune di Capua non ha soldi, mi chiedo come si possa far fronte a tutte queste spese, visto che i singoli enti facenti parte del consorzio dovranno, pro quota, contribuire al funzionamento dello stesso e Capua dovrà corrispondere una somma maggiore rispetto agli altri comuni consorziati. Voglio altresì richiamare alla memoria un’affermazione di un consigliere comunale di maggioranza che, discutendo dell’AGISACC, agenzia che si occupava della gestione degli impianti sportivi comunali, definì quell’ente un mero carrozzone politico. Se dovessimo dar credito a quelle affermazioni vaneggianti e credere che ogni organismo in cui il Comune ha una quota è un carrozzone politico, come riteneva il consigliere comunale di maggioranza, anche noi della minoranza dovremmo temere per la situazione finanziaria del comune.
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