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Ci lascia Totò Schillaci, l’eroe delle notti magiche di Italia ’90

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È morto Totò Schillaci. L’ex calciatore si è spento alle 9:55 all’ospedale civico di Palermo dove era ricoverato. Le condizioni del 59enne simbolo delle ‘notti magiche’ di Italia ’90, si erano aggravate nel corso delle ultime ore e già nella serata di ieri si parlava di “sensibile peggioramento”. Schillaci era ricoverato nel reparto di pneumologia dell’ospedale Civico del capoluogo siciliano dallo scorso 7 settembre. Da tempo l’ex attaccante azzurro lottava contro un tumore al colon. Nei giorni scorsi si era registrato qualche miglioramento, prima che la situazione tornasse grave proprio dalla scorsa notte.

Vinse il titolo di miglior marcatore del mondiale e a fine 1990 arrivò secondo nelle classifiche del Pallone d’oro, il premio che la rivista France Football dava al miglior giocatore europeo: lo vinse il tedesco Lothar Matthäus. Dalla stagione successiva, però, non riuscì a mantenere gli stessi livelli: nei successivi due campionati con la Juventus segnò 5 e 6 gol e finì al centro di alcune polemiche, per molte storie di gossip, per una lite con il compagno di squadra Roberto Baggio e per una minaccia a un avversario in campo: «Ti faccio sparare». Schillaci fu anche molto attaccato dai tifosi delle squadre avversarie: si diffuse in particolare una leggenda metropolitana che veniva molto usata in cori e striscioni  contro di lui, che lo accusavano di «rubare le gomme» delle auto. Era nata dal fatto che fra i vari lavoretti fatti in gioventù c’era stato anche quello del gommista.

La sua storia con la Nazionale finì nel settembre del 1991, dopo una decina di partite fra amichevoli e gare di qualificazione agli Europei; quella con la Juventus nell’estate del 1992: passo all’Inter per 8,5 miliardi di lire, quasi 9 milioni di euro di oggi. L’Inter era la squadra che tifava, ma non riuscì a tornare ai suoi livelli e meno di due anni dopo si trasferì in Giappone, per giocare con il Júbilo Iwata (con cui vinse il campionato). Erano anni in cui i giocatori italiani raramente andavano all’estero, essendo all’epoca la Serie A uno dei più ricchi campionati al mondo e probabilmente il più ambito e prestigioso. Schillaci fu il primo ad andare in Giappone, convinto anche da un ricchissimo contratto: trovò grande entusiasmo e tornò a giocare a buon livello, prima che un infortunio lo portasse al ritiro nel 1997, a 33 anni.

Dopo il ritiro gestì per alcuni anni un centro sportivo giovanile a Palermo, da cui uscirono diversi calciatori professionisti. Intraprese una breve carriera politica, venendo eletto nel 2001 come consigliere comunale a Palermo con Forza Italia, ma dopo due anni si dimise. Era molto conosciuto in Italia anche dai più giovani per alcune partecipazioni a programmi televisivi e reality show, tra i quali l’Isola dei famosi e più di recente Pechino Express.

 

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