CASERTA – Gli atti sessuali espliciti, complice spesso la calca, sono purtroppo episodi ricorrenti in treno. Solamente il mese scorso un uomo con le mutande e i pantaloni abbassati si strusciava contro il fondoschiena di una ragazzina. La scena, raccapricciante, è stata immediatamente interrotta dall’intervento dei poliziotti presenti in quel momento sullo stesso vagone del treno . L’ennesima violenza sessuale in treno quest’oggi 14 agosto denunciato tramite fb da una ragazza B.I.la quale posta: Un uomo sulla 50ina si siede accanto a me. Io con le cuffie non ci faccio troppo caso, continuo a guardare fuori dal finestrino ed aspetto impaziente che il treno riparta, il mare mi aspetta. Dopo circa dieci minuti però, qualcosa non va. L’uomo ha un borsello di cuoio che tiene stretto vicino alle gambe, ed i suoi occhi sono fissi sulle mie cosce scoperte. Noto che ansima. L’altra mano intanto si muove compulsivamente dietro al borsello. Incrocio per un momento i suoi occhi. Poi realizzo. Disgusto e rabbia mi assalgono, di fronte a me c’é una bambina. Non s’é accorta di niente, gioca con il telefono. All’uomo lancio uno sguardo fulminante, nella mia testa penso solo “mi fai pena schifoso bastardo, levati di mezzo”, e sembra quasi che lui abbia capito. Smette di ansimare, si ricompone. Si alza, mi chiede SCUSA e va via in coda al treno. A terra c’é qualcosa di bianco.
Il capotreno arriva e già è passato un pezzo, gli parlo di quello che é successo e percorriamo tutti i vagoni, ma l’uomo é sceso.
É la terza volta che mi succede.
Avrei dovuto essere più svelta, fargli una foto, urlare, alzarmi in piedi ed umiliarlo. Ho il rimorso di averlo fatto andar via così.
Ho condiviso questo fatto perché é cosa comune. Spero che chiunque si trovi in una situazione del genere, più o meno grave che sia, sappia che il silenzio non vale nulla.
Sul caso indaga la polizia ferroviaria.
Lascia un commento