CASERTA- Il giudice della Settima Sezione del Tar della Campania ha respinto il ricorso presentato dalla società Iliad contro il Comune di Caserta, rappresentato dall’avvocato Casertano Francesco. Questo ricorso riguardava un’ordinanza emessa dal dirigente Luigi Vitelli nell’aprile dello scorso anno. Tale ordinanza intimava a Iliad la rimozione di un’antenna in costruzione in via La Pira, nei pressi dell’Ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano”.
Il sindaco di Caserta, Carlo Marino, ha affermato che questa sentenza rappresenta un caso innovativo a livello nazionale, destinato a stabilire nuovi precedenti giuridici, influenzando le prossime decisioni dei tribunali. Ha elogiato l’avvocato Francesco Casertano per aver guidato la difesa del Comune di Caserta.
Il Comune di Caserta inizialmente aveva concesso il permesso per la costruzione dell’antenna, senza rispondere alla richiesta di Iliad. Successivamente, però, a seguito delle proteste dell’opposizione comunale, la giunta di Carlo Marino aveva revocato, il 10 gennaio, questa autorizzazione in autotutela, cioè annullando l’atto originario da parte della stessa amministrazione.
Tuttavia, sorge la domanda sul motivo per cui è stata concessa questa autorizzazione iniziale, poiché, come evidenziato anche nel ricorso presentato da Iliad, sembrava andare contro le leggi e i regolamenti del Comune di Caserta.
L’ordinanza di demolizione è stata emessa dopo che il Comune, nel gennaio 2023, aveva annullato in autotutela l’autorizzazione precedentemente concessa per la costruzione dell’antenna da parte di Iliad.
Questa decisione è stata presa in quanto l’impianto non rispettava le disposizioni del Regolamento Comunale, che richiede una distanza minima di 75 metri tra tali installazioni e gli edifici ospedalieri. Il Consiglio Comunale aveva approvato una variante urbanistica che prevedeva la costruzione di un nuovo edificio a tre piani e una struttura Covid da 24 posti letto destinata all’ampliamento dell’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, oltre alla gestione di un parcheggio pubblico.
Il Tar ha respinto il ricorso di Iliad, sostenendo che la disposizione del Regolamento comunale impugnata non era illegittima e resisteva alle critiche sollevate dalla parte ricorrente. Si trattava di un “criterio di localizzazione” relativo alla protezione di ospedali e fasce vulnerabili della popolazione, non di un limite generico e eterogeneo per la collocazione di tali impianti, che avrebbe impedito la diffusione della rete di telecomunicazioni nel territorio comunale.
Il Sindaco di Caserta, Carlo Marino, ha dichiarato che questa sentenza rappresenta un importante precedente, poiché è la prima volta che un Comune vince una causa del genere. Ha sottolineato l’importanza di rispettare le normative comunali riguardo all’installazione di impianti vicino a strutture ospedaliere e ha evidenziato il significativo ruolo di queste disposizioni nella tutela della salute dei cittadini.
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